Heavenletter #6312 La storia dentro
Dio disse:
Amato, lascia che ti avvisi. Questo è ciò che sento dalle rotelle che girano nella tua testa: Tu non trovi conforto nel fatto che, in un modo o nell’altro, sei tu stesso a fuorviarti. Sei tu che crei gli ostacoli che trovi davanti a te. Non è per niente divertente scoprire che tutto quello che hai pensato esistesse davanti a te, in realtà esiste dentro di te, e che caschi nell’ignoranza sempre di nuovo e che, ahimè, sei la vittima del tuo stesso inganno, che non c’è nessun altro, che tu sei l’intera baracca – non importa quanto tu possa respingere quest’idea che tu sia responsabile della tua vita. Sia che tu veda un vero amico o un falso nemico, è te stesso che vedi davanti a te. Questo è difficile da credere. In questo c’è più di quanto tu riesca ad accettare.
Dici a te stesso:
"Com’è possibile che veda delle scene infelici e dei tradimenti apparenti davanti a me? Sono sempre stato sicuro di essere quello buono. Come può essere altrimenti? Tuttavia, in un modo o nell’altro, capisco che quando c’è un travisamento davanti a me, sono io a causarlo. Sono io stesso che mi faccio inciampare. Perché farei questo?
"Dio, vuoi dire davvero che sono io a montare la telecamera nascosta, e inciampo nei fili che sistemo intorno a me per inciamparci? Quanto può diventare bizzarra la vita, vuoi dire realmente? Non è possibile che spedirei me stesso là dove vorrei che non andasse nessuno, men che meno io stesso. Come può essere che io crei delle svolte sbagliate per me stesso?
"Dio, quand’è che ho fatto una tale iettatura a me stesso? Dio, quando posso ricominciare da capo? Possono riscrivere le mie battute e tutto il cast di personaggi e le scenografie secondo le mie preferenze? La mia mente sembra un vuoto totale, però sono ansioso di ricominciare.
"Che cosa deve cambiare nella mia mentalità, prima che possa riscrivere un nuovo copione? La mia coscienza? Che cosa significa questo?
"Non sto cercando un damma Shakespeariano né una serie TV comica, affatto. Vorrei aprire un nuovo rubinetto con storie nuove da raccontare, una piena di eroi ed eroine di ogni tipo, in cui c’è soltanto della bellezza e la bellezza è sperimentata e vera e bella da contemplare e da diffondere e in cui sentirmi bene riguardo a tutti i giorni della mia vita – nessun doppiogiochista nel mio futuro cast di migliaia.
"Mi piacerebbe tanto l’idea che, ad un certo punto della mia vita, se le parole ‘farabutto’ o ‘infame’ fossero mai menzionate, mi fermerei di colpo chiedendo sorpreso: ‘Che… che cosa significano queste parole? Che sciocchezze sono queste parole?
"Caro Dio, non chiedo di essere un santo. Ovviamente, non mi dispiacerebbe essere un pochino santo. È la verità che voglio conoscere in realtà. Dammi Integrità.
"So che mi mancherebbero persino le alleanze profane. Desidererei un po’ di varietà nella vita, anche se non troppa, ma desidererei ugualmente avere la possibilità di riscrivere il mio copione a mio piacere.
"Come faccio a decidere che cosa voglio realmente – non troppi fuochi d’artificio da far scoppiare – solo alcuni ogni tanto? Dio, permetterei alcune lacrime malinconiche, ma con moderazione. Potrebbero esserci alcune cadute, ma niente ossa rotte.
"Sembra che non esistano dei moduli d’ordine, come mi piace sognare, dove potrei spuntare qualunque cosa desideri. Hai per caso un modulo d’ordine del genere nella manica, caro Dio?
"Bene, Dio, adesso è meglio che affronti questa vita quotidiana che sta davanti a me oggi. La vita quotidiana ha senza dubbio potere su di me, non è vero?".
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