Heavenletter #5985 Pianificando assieme un viaggio in terre lontane
Dio disse:
Non occorre che tu Mi preghi, sai. Puoi semplicemente rimuginare la tua esistenza apparentemente separata con Me, e Noi, Io e te, possiamo parlare a quattr’occhi. Scambiamo impressioni. Esploriamo la Vita insieme, come se stessimo pianificando assieme un viaggio in terre lontane.
La Verità è che Noi non siamo distanti nemmeno un salto triplo l’Uno dall’altro. Noi siamo l’Un l’Altro! Siamo più di questo. Procediamo a zigzag in sincronia. Stiamo comunicando sempre. Io sussurro nel tuo orecchio e tu sussurri nel Mio. Siamo trasportati. Voliamo in alto. Sentiamo il polso l’Uno dell’altro.
Le parole non sono sufficienti. Esistono dei regni superiori alle Parole. Le parole solleticano la Nostra fantasia. Sono un mezzo a cui aggrapparsi e da lasciar andare. Qualche volta ti astieni dalle parole, e altre volte dipingi la Vita con esse. Qualche volta sei un artista d’amore. Qualche volta eccelli.
Quando ti senti separato da Me, sei separato dal tuo vero e proprio Sé. Sii presente invece. Dondoliamoci assieme dal Ramo Più Alto dell’Unico Albero Chiamato Vita.
Ah, questa Unità dell’Unità.
Nel frattempo, può darsi che ti sia sembrato che la Nostra Connessione sia spezzata, come Humpty Dumpty che era seduto sul muro ed ebbe una grande caduta e non poté essere rimesso in sesto mai più, tu vedi la Nostra Connessione spaccata, per non essere congiunta mai. Nessuno può spezzare la Nostra Connessione. Nessun uomo o Dio può fare questo.
La tua sensazione di separazione è il tuo appello per una Vera Relazione con il tuo Sé. Il senso di separazione, che sembra dominarti, è un inganno che perpetui su te stesso. Non importa un fico secco che tu non sia l’unico che sta apparentemente tentando di tagliarsi fuori dalla Verità della Vita nel Mondo, quando stai protestando e stai sbattendo il pugno sul tavolo.
È una sorta di rivalità questa che stai esprimendo? Per qualche motivo senti la necessità di dare il ruolo principale al tuo piccolo sé? Forse vuoi insistere su questo e dimostrare a te stesso e agli altri che Io, se esisto poi davvero, esisto soltanto come separato da te, esisto forse come un villano che cerca di gettarti fumo negli occhi? Ti consideri proprio troppo furbo per essere imbrogliato da Me.
Che cos’è che stai cercando di dimostrare? Che cos’è che fa sì che tu voglia isolarti e dimostrare il tuo isolamento e la desolazione, che attribuisci a quelli che consideri degli altri, Me compreso. Quale merito c’è in questo, amato? Mi vedi così potente da cercare di cancellarMi e da negare del tutto la Mia Esistenza? A che scopo? La tua volontà è forse così arrogante che cerchi di sconfiggere il Mio Amore per te? Non puoi riuscirci indefinitamente.
Porgete l’altra guancia, amati. Sto parlando particolarmente a quelli di voi che insistono a convincersi che hanno ragione e che, pertanto, Io non esisto. Come allora potete ragionare contro l’esistenza di ciò che volete dimostrare che non esiste? Riuscite a fare un ragionamento del genere nel nome della logica? Questa qualità di illogicità è chiamata antinomia in italiano.
Miei Cari, non siete obbligati a credere in Me. Né dovete cercare di oscurare la vostra consapevolezza di Dio, il Creatore, o la consapevolezza di Dio di chiunque, nel tentativo di allineare il mondo alla vostra antinomia ferventemente sostenuta.
La fama non sempre equivale alla Verità. Nello stesso tempo, Chi altri conoscete la Cui Fama sia diventata così indelebile come la Mia? Non si può fare. Non potete cambiare la Verità. Non potete disfare Me o la Nostra Connessione. Anche se fosse possibile per voi farlo, quale Gioia mai porterebbe questo a voi o a chiunque?
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