Heavenletter #5940 La Luce di Dio
Dio disse:
Pensate che l’impegno richieda parecchia determinazione e disciplina, come se l’impegno derivasse spettacolarmente dalla forza di volontà? Non è così che Io la vedo. L’impegno non deriva da nessun tipo di determinazione, se non dal caso della profondità del vostro desiderio. L’impegno è qualcosa che vi si presenta, e non avete voce in capitolo al riguardo. Arriva, invitato o non invitato. È presente, o non è presente.
Un grande artista, per forza del suo amore dell’espressione, deve dipingere o scolpire. L’arte è talmente bisognosa d’espressione che l’artista non ha alcuna scelta. Lo stesso vale per un musicista. Deve suonare il suo flauto. Un compositore deve comporre. Sceglie, eppure non ha scelta.
Un grande artista deve ugualmente pulire i suoi pennelli. Pulisce i suoi pennelli per forza di necessità. Pulire i pennelli è una necessità esteriore. La sua arte è una necessità interiore. Un grande artista dipinge perché non può farci niente. Che tutti possano avere un tale desiderio profondo dentro di sé da non riuscire a resistergli.
Un neonato vuole stringersi al seno e una madre vuole nutrire il suo bambino. Non è un sacrificio prendersi cura del suo bambino. È quello che la madre desidera fare.
Naturalmente, molte persone sulla Terra si guadagnano da vivere con il sudore della propria fronte. Vanno a lavorare alle otto del mattino e smettono alle cinque del pomeriggio.
La loro dedizione non proviene dal profondo del loro cuore, bensì da un altro tipo di dedizione, forse la dedizione a sostenere la propria famiglia o la dedizione al cibo! La loro gioia maggiore potrebbe arrivare quando il lavoro è finito. La gioia che traggono dallo sport, per esempio, potrebbe non essere così forte se avessero tutto il giorno per fare tutto quello che vogliono – se sapessero cosa sia.
Anche le restrizioni hanno un loro dono da dare.
Non sono tutti ad avere una grande passione. Il mondo ha bisogno anche di chi apprezza. I musei d’arte hanno bisogno di gente che venga a guardare il loro contenuto.
I concerti hanno bisogno di persone che vengano per la gioia di ascoltare musica.
Nel mondo, in cui forse non vi sentite sempre a vostro agio, c’è un posto per voi, e voi servite.
L’artista non sta pensando: “Devo dipingere per servire il mondo”. Sta dipingendo perché il suo amore per la pittura è così grande che lui non può farci niente. Allo stesso tempo, egli sta servendo il mondo, e lo state facendo anche voi.
Qualsiasi cosa stiate facendo, state servendo. Questo è inevitabile. State servendo Dio e l’uomo e il mondo e, pertanto, state servendo voi stessi.
Può darsi che non riceviate dei riconoscimenti per il vostro servizio. Siete voi quello che deve sapere che state servendo. Servite bene. Servitevi della gioia in qualunque atto semplice stiate compiendo.
Se il vostro compito è quello di raccogliere la spazzatura sulle strade, sappiate che state servendo. Non dovete servire prevalentemente voi stessi. La vostra gioia più grande può derivare francamente dal servire gli altri. Non è sufficiente servire voi stessi, il vostro sé isolato.
Ritornando ai grandi artisti e musicisti e scrittori, uomini e donne d’affari, designer, parrucchieri e così via, qualche volta il fuoco s’affievolisce e vi muovete in altre direzioni. Pure questa è Vita. Le stagioni cambiano, e qualche volta anche voi cambiate, che sia il desiderio del vostro cuore cambiare o meno. I chirurghi e i musicisti ugualmente si sono fatti male alle mani.
Senza alcun motivo conosciuto, la passione può sfumare. Potreste passare da una passione ad un’altra o sentirvi privi di passione. La Vita ha molte sfumature. Tutte le possibilità esistono, quelle che preferite e quelle che non preferite.
Avete anche l’opportunità di essere dove non volete essere e, allo stesso tempo, dare gioia e raccoglierne anche. È attraverso la donazione di gioia che la gioia vi saluta. Persino in circostanze difficili, potete dare via Raggi di Luce, raccogliendo così gioia e condividendo la Luce di Dio che batte al Ritmo dell’Amore.
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