HEAVEN #1876 La Stessa Cima del Monte dell'Amore

Dio disse:

Questa è la vigilia di nuovi inizi. Questa è una vigilia che vi fa fermare. Per quest’unica vigilia voi meditate sul significato dell’esistenza. Forse la vita non è stata esattamente quello di cui vi siete preoccupati. Il vostro cuore sente il divario tra questa vigilia, e ciò che essa simboleggia, e la vita giornaliera alla quale siete stati vincolati.

Forse questa è la vigilia che avete atteso per tutta la vita. Forse questa è la vigilia di una nuova alba. Forse questa è la vigilia che continuerà. Forse questa è la vigilia che farà strada all’alba di una vita non preannunciata sulla Terra, nella quale non ci sarà bisogno di leggi, poiché tutte le leggi sulla Terra saranno soppiantate dall’unica legge: “Ama il tuo prossimo come te stesso”. Questa legge dell’amore farà presa. Sarà la legge della terra, qualunque sia la terra in cui il vostro corpo risiede. Sarà la legge che verrà vissuta senza imposizioni.

Avrete riconosciuto che il vostro prossimo è voi stessi, e con naturalezza terrete in maggiore considerazione voi stessi e il vostro prossimo e il mondo in cui vivete. Tutti lo faranno. Sto parlando a tutti quanti nel mondo. Vi solleverò in alto tutti quanti, affinché possiate vedere dall’alto, vedere come Io vedo e come il vostro fratello Cristo vedeva dalla cima del monte dell’amore. Venite, amati, su questa stessa cima. Ecco, guardate, questo è quello che vedete quando guardate dall’alto dei Cieli. Ecco come si vede ogni cosa. Questo è l’aspetto che voi avete. Vedete voi stessi con i Miei occhi.

Pensate forse che Cristo e gli altri Grandi vedessero con i propri occhiali posizionati sul naso? Essi guardavano attraverso i Miei occhi. I Miei occhi vedono lontano; come potrebbe essere altrimenti? Gli occhi dell’amore vedono attraverso i rovi. Non si preoccupano dei rovi. Non inveiscono contro i rovi. Vedono dritto del cuore della materia, e il cuore della materia è sempre amore.

Questi emissari erano lungimiranti e vicini al cuore. I Grandi spostarono il loro cuore nel Mio e, pertanto, nei vostri. I loro cuori abbracciavano tutti i cuori. Essi prendevano l’imbeccata dal Cuore di Dio. In un colpo solo, essi circondavano il mondo d’amore. Uno come il Cristo non teneva lo sguardo su ciò che non era vero. Egli guardava alla Verità e quindi era un grande mago d’amore. Egli riempiva i cuori con amore, fino a straripare. Il suo amore lavava via i pensieri di peccato. In sua presenza, e per virtù della sua magnificenza, chi avrebbe voluto fare o essere meno che amore? Chi non avrebbe voluto essere come lui? Chi non avrebbe voluto essere lui? Chi non avrebbe voluto seguire i suoi passi? Chi non avrebbe voluto avere la sua umiltà? Chi avrebbe voluto adorare il proprio ego insignificante, quando poteva adorare grande amore invece?

Cristo non era il buffone di nessuno. Eppure voi temete che sareste sciocchi ad amare. Temete che sareste considerati di meno, forse sfruttati, se amaste con tutto il cuore, se amaste, non dal sentimento, ma dall’orizzonte del mondo, abbracciando amore a piena vista, amore a piena forza, grati di servire amore al mondo nel Mio Nome.

Cristo non esaltava mai se stesso, amati. Non si preoccupava di se stesso. Egli dimenticava se stesso, e così guadagnò il mondo intero. Ancor oggi egli riempie d’amore i cuori. Riempie il vostro cuore con l’amore. Lui, l’incarnazione dell’amore, non ha mai smesso di amarvi, e non ha mai smesso di servire Me. Pensate forse che, dato che il suo corpo non cammina più sulla Terra, egli non ci cammini?

Né Cristo, né Buddha, né Maometto, né alcuno dei Grandi, ha lasciato la Terra. Come potrebbero andarsene, quando c’è ancora bisogno di loro? Come potrebbero smettere di servire, finché tutti quanti sulla Terra non saranno uniti nell’amore, sulla stessa cima del monte dell’amore, dove essi stanno?