HEAVEN #2184 Consapevolezza di Dio

Dio disse:
Per favore, ricordatevi che va benissimo godersi il relativo. Non fatevi prendere dai rimorsi, se vi siete divertiti tanto o se siete fortunati e vi capitano molti doni di vario genere. Io desidero per voi la felicità nel mondo relativo. E’ Mio desiderio che vi divertiate. Non preoccupatevi se ve lo meritate o non lo meritate, se avete causato o non causato. Godetevela e basta.

Certo, pensate spesso a Me. Questo non significa che dobbiate pensare a Me in ogni momento, o sentirvi colpevoli quando non lo fate. Io non sono un compito a casa. AbbiateMi in mente, semplicemente.

Decidete in anticipo di averMi nella vostra consapevolezza, e nella vostra consapevolezza Io sarò. Pensare a Me e la consapevolezza di Me, non sono la stessa cosa. PensateMi abbastanza spesso, date il vostro cuore nelle parole e nelle azioni, e avrete consapevolezza di Me. Avrete consapevolezza allo stesso modo in cui immaginate che l’aura viene vista naturalmente. Avrete la consapevolezza di Me senza pensarci, amati. La consapevolezza deve essere al di là del pensiero. Le esperienze e il parlare delle esperienze, non sono esattamente sostituti della consapevolezza.

Quando siete consapevoli che il sole vi sta scaldando, non dovete pensarci per esserne consapevoli. Né dovete pensare che sta facendo notte per sapere che sta facendo notte. Quando siete in riva al mare e sentite la foschia sul vostro viso, avete la consapevolezza della foschia sul vostro viso. In questi casi, prima avete la consapevolezza e dopo arrivano i pensieri.

Per avere la consapevolezza di Me, non c’è nemmeno bisogno che nel vostro vocabolario ci sia la parola ‘Dio’. E tuttavia, quanto più consciamente pensate a Me, tanto più Io sarò nella vostra consapevolezza.

Ricordatevi che non siete a caccia dell’illuminazione. Siete a caccia di Me. Quando la vostra ricerca è mirata all’illuminazione, voi fate dell’illuminazione un obiettivo che ha certe proprietà che ponete davanti a voi come standard, una sorta di gloria, un conseguimento, persino un’azione eroica. Non è proprio facile fare questo con Me. Nessuno può dirvi che avete raggiunto questo o quel livello con Me. Non riuscite a dirlo nemmeno voi stessi. Dovete solo vivere ed essere, senza essere tanto insicuri riguardo alla Nostra relazione.

Anziché desiderare un certo stato di coscienza e commentarlo con gli altri, o confrontare voi stessi con gli altri, o anche solo confrontare voi stessi con voi stessi, gravitate verso di Me e basta.

C’è una tale tendenza a pianificare la vita, per conoscere ogni passo della via. Siete abituati a passare dalla prima classe alla seconda, dalle elementari alle medie e così via, e a ricevere dei diplomi.

Avvicinarvi a Me, è la vostra stessa ricompensa. E’ tra voi e Me. Non deve essere un simbolo di rango sociale nel mondo. Venire più vicino a Me, amati, non deve darvi una laurea. Venite da Me in silenzio. Non cercate gli applausi, né i meriti, né alcun riconoscimento. Siate e basta, amati, e senza fare attenzione a voi stessi o alle spiegazioni di altri. Portate solo la Mia luce e rendete più brillante la luce degli altri. Illuminate qualchedun altro, proprio come nei film la stella accenderebbe una sigaretta per qualcun altro.

Egli non deve dire: “Ora ti sto accendendo la sigaretta.” Non ha bisogno di dire: “La tua sigaretta è accesa.” Egli accende la sigaretta e basta.

Questo è ancor più vero quando si tratta di voi che donate la Mia luce. Fatelo anonimamente, senza fanfara. Non si tratta di un’esibizione. Servite semplicemente là dove siete adesso. Non vi serve una carta d’identità, amati. Basto Io.