HEAVEN #2145 Nel Silenzio del Vostro Cuore

Dio disse:

Voi siete il Mio Vero Amore. Sappiatelo. Sentitelo. Sappiate che sensazione dà sapere che siete colui che Io amo. Il Mio amore per voi trabocca, e tutta la sovrabbondanza è per voi, da dare via, affinché altri possano sapere quanto sono amati. Siate una prova positiva del fatto che Io esisto e che il Mio amore esiste. L’unico modo per fare questo è dare via il Mio amore, darlo rapidamente, perché è amore traboccante. Il Mio amore fluisce dal Cielo. Io ve lo do, qualunque cosa accada, eppure ve lo do da passare avanti.

Voi potreste chiedere: “Ma, Dio, non puoi farlo tutto da solo?”

Ed Io rispondo: “Sì. Tuttavia, vi chiedo di aiutarMi, affinché possiate iniziare a conoscere lo splendore che siete. Vi chiedo di dare a nome Mio, cosicché ne sarete arricchiti. Bevete del Mio amore, amati, e spruzzatelo e spargetelo dappertutto. Esso verrà raccolto. Sarà tirato su ovunque stia.”

Siete come un piccolo bambino che aiuta suo padre ad aggiustare la macchina. Vostro padre è felice di avervi lì con voi. Gli fate delle domande e gli consegnate gli attrezzi. Nel frattempo, lui ripara la macchina e voi guardate. E questo è uno scambio d’amore. Entrambi fate esperienza d’amore. Il padre lo chiama amore, mentre il bambino fa semplicemente quello che fanno i bambini.

Amati, Io ho creato il mondo con voi al Mio fianco. Ed ora vivete nel mondo, e proprio come il bambino il cui padre ripara la macchina, voi siete ancora accanto a Me. E l’amore viene scambiato, proprio come viene scambiata l’aria che respirate. E’ il flusso naturale degli eventi. E’ il flusso eterno dell’amore.

Chi ama di più? Il padre o il figlio? E’ impossibile da dire. L’amore non può essere separato. Uno può solo dedicarsi ad esso. Lasciate che l’amore sia la vostra identità. Un calzolaio fa le suole per le scarpe, e il suo servizio è un’espressione del Mio amore. Se siete un artista che dipinge, voi dipingete per servire Me. Potreste chiamarlo espressione di sé, ma si tratta dell’espressione di Sé.

Ora, quando qualcuno vi chiederà che cosa fate, dite pure la vostra qualifica e poi, mentre lo fate, sussurrate a voi stessi:

“Io do amore. Io amo Dio e amo te. Io amo, perché Dio mi ha fatto in questo modo ed ora m’inchino alla Sua volontà. Rinuncerò volentieri al mio ego per estendere l’amore di Dio. E tu, stando qui davanti a me, mi dai la bellissima opportunità di dare l’amore di Dio. Tu chiedi cosa faccio? Io amo in nome di Dio. E quando io stesso non riesco a trovare amore, ti do ugualmente l’amore di Dio, che è più grande dell’amore che io percepisco come mio, sebbene Dio me l’abbia dato tutto e sia tutto mio. Mi fido di Lui e quindi do amore incomparabile. Anche una gocciolina d’amore è amore. Sto imparando a dare secchiate d’amore. Sto imparando. Ti ringrazio per essere arrivato nella mia vita e per avermi aiutato a dare amore, come sono stato incaricato di fare.”

E così, amati, quando rispondete “calzolaio”, nel silenzio del vostro cuore, voi ricordate quello che fate realmente. E così vi ricordate della Nostra parola. Vi ricordate della nostra mutua promessa – in realtà, non una promessa, non un voto, non un giuramento, non un contratto, ma piuttosto il riconoscimento di un risultato inevitabile, la consapevolezza di ciò che amiamo fare e che amerete fare sempre di più, mentre ritornate più vicini a Me.

Traduzione di Paula Launonen