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DIANE E MOLLY XII

Perdona Te Stessa

Diane a Dio:

Caro Dio, le Tue parole continuano a ripetersi nella mia mente: "E se ciò che sembra intollerabile fosse tollerabile?"
Non mi era mai venuto in mente che stavo covando in me il non perdono, finché non ho letto la parola ‘intollerabile’. C’è una parte di me che non riesce a tollerare la morte di Molly. Desidero disperatamente conoscere il Tuo amore, ma prima devo perdonarTi.....perdonarTi per aver ripreso in Cielo il mio prezioso angelo.
Aiutami ad aprire il cuore per poterTi perdonare.
L’arrivo di Molly e la sua partenza sembrano intollerabili e, allo stesso tempo, una benedizione. Avevo tanta paura ed ero tanto preoccupata per lei quando è nata.
Poi ho imparato ad amarla tantissimo.
Poi ho imparato a lasciare che fossi Tu a prenderTene cura.
Poi l’hai riportata a casa.
Caro Padre, aiutami a considerare tollerabile tutto questo.......
Con amore,
Diane

Dio:

Ti aiuterò.

Tu non devi perdonare Me, cara Diane, e nel profondo del tuo cuore lo sai. Per che cosa Mi perdoneresti? Per il fatto di essere Dio? Perché amo tua figlia? Per avere una visione più ampia della tua? PerdonarMi perché ti amo?

Mia cara, perdona te stessa per quell’energia naturale, comprensibile, di protesta, che crea disaccordo nel tuo cuore. Non sono Io da perdonare. Lo capisci? Chiamalo come vuoi, ma perdona quel disaccordo. Perdonati per la tua umanità e per il più minuscolo dei blocchi al nostro Amore. Il cuore inflessibile non punisce Me; punisce se stesso. Io non desidero mai che il tuo cuore sia turbato.

E così hai dato a Me, tanto graziosamente, quel filo che fa male al tuo cuore, affinché lo rimuova, ed Io scaldo il tuo cuore. Il tuo cuore si è alleggerito con la tua domanda bella, onesta, franca e arrendevole. Carissima Diane, semplice chiara bella Diane, tu sei per Me ciò che Molly è per te. ChiediMi, chiediMi qualsiasi cosa, in qualsiasi momento, ovunque. Questo è il Mio slogan, ed è vero.

Molly non se n’è mai andata da casa. E’ sempre stata con Me. Molly non era il suo corpo. Non era la sua voce. Non era le sue parole. Era il tuo amore, Diane. Ascolta le Mie parole. Molly era il tuo amore. Nella sua forma umana, lei era un riflesso del tuo amore. Molly era uno specchio e un termometro del tuo amore, del tuo amore, Diane. Quanto è bello il tuo amore. E’ come il Mio, poiché tu sei un riflesso del Mio amore. Il tuo amore è forse cambiato perché il corpo di Molly non c’è più?

Se Molly non avesse davvero più vita, ciò sarebbe intollerabile. Sarebbe intollerabile anche per Me. Ma lei ha cambiato il livello a cui fiorisce. Un indirizzo diverso. Molly pura. Molly integra.

Ricordati che lei è anche figlia Mia.

Noi non facciamo il braccio di ferro per lei.

L’abbiamo condivisa. Ancora la condividiamo.

Se lei dovesse essere restituita a te nella stessa forma, vorresti questo per lei? So che lo vorresti per quindici minuti, per tenerla ancora una volta, per dire ciò che vuoi dire. Ma dopo quindici minuti, la restituiresti a Me dicendo: “Dio, l’ho voluta indietro soltanto per la mia stessa gratificazione. Grazie, ma non posso tenerla. Sì, Dio, ora lei appartiene a Te.”

Molly è un’idea, Diane. E’ sempre stata un’idea nella tua mente. Il suo corpo era un’idea. Tu hai associato la morte del suo corpo ad una cosa tremenda, intollerabile. Questa è un’altra idea.

Diane, e se tu fossi cresciuta in un mondo in cui, quando qualcuno lascia il corpo, il mondo intero gioisce? E se la cosiddetta morte fosse un tempo dedicato a festeggiamenti? Si farebbero i fuochi d’artificio. Ci sarebbero delle splendide celebrazioni, e gli striscioni porterebbero la scritta: “Carissimo, fino al nostro prossimo incontro.”

Ti dirò: una parte del lutto è una specie di gelosia. Vorresti essere libera da tutto quello da cui è libera Molly. Vorresti essere in Cielo con Molly. Più che desiderare che lei venga restituita a te, sulla terra, tu vorresti volare con lei in Cielo. Ma non è la tua ora adesso.

Cara Diane, se devi biasimare, ed a volte I Miei figli lo fanno, allora Io sono il soggetto adatto. Io posso reggerlo. ConsideraMi un cuscino che pesti. Finisci di pestare, ed Io ti sorriderò ancora. E tu sarai ancora la madre di Molly e Mia figlia.

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Traduzione di Paula Launonen