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DIANE E MOLLY IX

Autostima

Diane a Dio:

Caro Dio, mi piace l’idea che se non sentiamo la Tua presenza, forse non ce ne sentiamo degni. E’ un ‘forse’ o è un ‘sempre’? Ed è possibile percepire il Tuo valore prima di percepire il nostro stesso valore?
Con amore,
Diane

Dio:

Grazie a Dio è possibile intravedere il vostro valore prima che conosciate consapevolmente il Mio e, tuttavia, si tratta della medesima cosa.

Conoscere il vostro valore è conoscere il Mio.

Conoscere il Mio valore è conoscere il vostro. Richiede una certa quantità di autostima fare un respiro. Un certo senso della Realtà. Io non sono un forestiero per nessuno. Tutti Mi conoscono. Tutti fanno esperienza di Me. Ma la coprono con un non-riconoscimento o con lo scetticismo. Comunque sia, essi distolgono lo sguardo dai Miei occhi.

Questo puoi saperlo di sicuro: Io sono con voi. Sono un’intimissima parte di voi. IO SONO voi. Non vi lascio mai, nemmeno per un momento. Non siete mai fuori dalla mia vista, sono più vicino a voi di quanto lo siate voi stessi. Se questo è vero, se è vero che Io sono proprio lì con voi, allora che cosa mai potrebbe impedirvi di conoscerMi?

Adamo e Eva nel Giardino si vergognarono. E’ stato allora che hanno smesso di vedere Me. Si coprirono gli occhi con qualcosa chiamato vergogna. La vergogna è sentirsi immeritevoli. Ed è una vergogna sentirsi indegni. La Mia stessa creazione che si sente indegna davanti al Dio Che le ha donato la vita e Se Stesso? Si sente troppo immeritevole persino di guardarMi? Si sente indegna persino di correre il rischio di guardare in alto, a Me, e di vedere se stessa come Io la vedo?

Mangiare la mela significava scegliere il mondo materiale preferendolo alla Luce che l’aveva creato. Ma furono i Miei figli, simboleggiati da Adamo ed Eva, che pensarono che esistesse una differenza del genere tra Me e la Mia creazione. Essi pensarono che mangiare la mela significasse negare Me, quando, per tutto il tempo, ero stato Io a creare la mela per loro. Essi videro il mondo come separato da Me e cedettero al serpente della vergogna, ed è questa l’eredità che hanno lasciato a voi.

E’ come se i Miei figli entrassero nel mondo per provare la propria indegnità, perché questo prova che essi sono padroni di se stessi. Se Io non esisto, se non riescono a vederMi, allora essi possono andare per la propria strada e scoprire il mondo sempre di più e Me sempre di meno.

Voi potete capire questo. Quando avete fatto qualcosa che chiamate sbagliato, vi vergognate di vedere la persona alla quale avete fatto un torto. Potreste anche dire che è lui a non voler vedere voi. Potreste dire persino che è stato lui a cacciarvi via dal suo Giardino. Potreste dire che egli vi ha accusati di aver rubato una mela dal suo albero, ma siete stati voi a decidere che eravate capaci di rubare, poiché il Giardiniere vi aveva detto che era tutto vostro. Potreste persino dire che è stato lui a farvi torto per primo e che voi siete innocenti.

La verità è che voi siete innocenti. Io proclamo la vostra innocenza. Ma la vergogna e l’indegnità non sono innocenti. Sono inventate. Sono uno show di contrizione. Non sono la cosa reale. La cosa reale è smettere con la vergogna e smettere con il senso di indegnità.

Io dico: Ehi, fermate questo nonsenso! Venite qui proprio ora. Aprite gli occhi e vedete Amore e Accettazione davanti a voi. Non m’importa quello che voi pensate di aver fatto. M’importa che sappiate che non siete inferiori a quello che Io dico. Voi pensate di essere indegni. Io dico che voi siete la dignità stessa. Io dico che siete pieni di valore. Prendete il Mio nome, non la vostra vergogna. Prendete la Mia dignità e sappiate che è vostra.

Se uno dei Miei figli non sente la Mia presenza, questo è senza dubbio sempre dovuto al suo sentirsi indegno. Quando ognuno di voi sente meritevole, voi rendete più facile per tutti gli altri accettare il proprio valore.

Cristo ha mostrato la via. Ora voi seguite. Venite con Me, come egli venne con Me.

La differenza tra voi e il Cristo è che egli Mi credeva quando gli dicevo che egli era degno di essere Mio figlio.

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Traduzione di Paula Launonen

DIANE E MOLLY IX

Cara Paula,

questa è davvero bellissima:

"La differenza tra voi e il Cristo è che egli Mi credeva quando gli dicevo che egli era degno di essere Mio figlio"

Che immensa benedizione poter condividere l'esperienza di Diane e Molly!

Grazie!

un abbraccio grande