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HEAVEN #1764 Quando non sentite amore nel vostro cuore…

HEAVEN #1764 Quando non sentite amore nel vostro cuore…

Dio disse:

Amati Figli, quando, per quanto ci proviate,non sentite amore nel vostro cuore e non riuscite a far salire il sentimento, voi sapete bene che non è con la forza della volontà che l’amore arriva a prendere il suo legittimo posto. L’amore rientrerà. Quando l’ego se ne va, l’amore entra. Il nonsenso se n’è andato, e l’amore entra.

Nel frattempo, mentre l’amore non è sorto e il vostro cuore sembra desolato, allora lasciate che le buone maniere sostituiscano l’amore. Questo non significa essere falsi. E’ essere fedeli a voi stessi. La mancanza di educazione non è la verità di voi. Quindi, mentre aspettate che l’amore entri, date gentilezza. E’ il minimo che possiate fare. Comportatevi come una signora o un gentiluomo. E se questo vi sembra troppo estraneo a voi, troppo difficile o troppo oscuro da fare in questo momento, allora assicuratevi almeno di non comportarvi in un modo non adatto ad una signora o ad un uomo perbene. Questo basterà. Vi aiuterà a tirare avanti. Vi tratterrà dall’iniziare una guerra.

Che cosa significa quindi non comportarsi in un modo non adatto ad una signora o ad un uomo perbene? Significa non coprire nessuno di ingiurie. Non alzare la voce. Non insultare. Non protestare pubblicamente. Non lasciare messaggi scortesi.

E se pensieri scortesi continuano ad inserirsi, allora benedirete i vostri pensieri scortesi e chiederete ad essi di volar via come uccelli e di non beccare più il vostro cuore. Chiederete ad essi di nidificare da qualche altra parte. Darete loro il bacio d’addio e li vedrete volare via come gabbiani in cerca di un altro mare. Nuovi pensieri arriveranno per prendere il loro posto.

Amati, quando il vostro cuore è colpito dai proiettili dei pensieri vendicativi, o quando il vostro cuore è ridotto al silenzio dal dolore per la mancanza di concessione da parte di un altro, allora ringraziate coloro dai quali vi siete sentiti offesi, ringraziateli per avervi indicato l’errore nei vostri modi – non l’errore nei propri modi, bensì nei vostri.

Il vostro primo errore è quello di offendervi. Sia che s’intendesse offendervi o no, vi siete offesi. Avete allungato la mano e avete afferrato l’offesa, che vi fosse offerta o no. Diciamo la verità. Non eravate parte innocente.

Avete fatto d’una mosca un elefante. Non stiamo parlando di loro, o di lui o di lei. Stiamo parlando di voi. Stiamo parlando della vostra offesa nell’offendervi e nel presumere che l’offesa fosse reale, nel presumere di essere stati presi di mira, nel presumere di dover difendere voi stessi. Siete bravissimi nel trovare motivi per sentirvi feriti.

Siete stati feriti molto tempo fa, e avete continuato a grattare le croste ed a curare le vecchie ferite. Nessun altro è responsabile per le vostre ferite. Sono vostre. Appartengono a voi ed a nessun altro. Vi siete aggrappati ad esse. Voi non siete obbligati verso nessuno, e nessuno è obbligato verso di voi. Avete torto nel pensare che qualcuno vi debba qualcosa e che dobbiate essere arrabbiati con lui per non avervi pagato ciò che avete deciso che vi deve.

Chi siete voi per essere adirati? Con quale diritto prendete la rabbia come qualcosa che vi è giustamente dovuto? Quando mai la collera è stata un vostro privilegio, o un vostro diritto, o il vostro onore? Quand’è che servire il vostro ego è diventato più importante del servire Me?

Quando siete arrabbiati, voi non state servendo Me. Non state pensando a Me. State pensando che siete feriti, e così ferite voi stessi. Se vi considerate una vittima, allora state perpetuando un crimine contro voi stessi. Allora siete l’aggressore. Potete liberarvi. Potete abbandonare il vittimismo. Quando lo fate, allora questa è una cosa in cui potete sapere di aver ragione.

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Traduzione di Paula Launonen