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HEAVEN #1786 Voi non potete chiedere amore

HEAVEN #1786 Voi non potete chiedere amore

Dio disse:

Può darsi che voi pensiate che la vostra necessità percepita di essere amati di più, sia dovuta al vostro bisogno di avere più amore. Ma può darsi che essa sia dovuta al vostro bisogno di avere prove dell’amore. Può darsi che abbiate stabilito una quota. Può darsi che l’abbiate imposto.

Se sapeste quanto siete amati e quanto siete degni di amore, non cerchereste delle prove. Con la vostra osservazione, che c’è meno amore diretto a voi di quanto vi serva e di quanto vi meritiate, voi esprimete il bisogno di controllare. Fare delle richieste mostra il vostro bisogno di dire al mondo e alla gente quello che vi devono.

Diventate come un esattore insistente. Con l’amore, non sta a voi battere i piedi, né piagnucolare, per averne di più. Richiedere amore significa avvantaggiare se stessi. L’amore non avvantaggia se stesso. L’amore dà di se stesso. L’amore deve dare di se stesso o, altrimenti, non è amore. E’ qualcosa d’altro.

Sto forse dicendo che il mondo vi ha dimostrato l’apprezzamento che desiderate e meritate? Non l’ha fatto. Risparmiatevi e non pensate che Io vi abbia negato il Mio amore, amati. Se lo pensate, state nutrendo rancore. Non sta a voi nutrire rancore, tanto o poco. Quando nutrite rancore nei Miei confronti, come viene fatto a volte, state appesantendo voi stessi.

Al livello Umano, non potete chiedere che vi venga dato amore a seconda della vostra valutazione di esso. Quanto meno amati vi sentite – è un segnale certo del fatto che avete continuato a trattenere l’amore. Il rimedio è che dovete dare più amore.

Voi dite di non sentire amore nel vostro cuore. Allora aiutate qualchedun altro a sentire più amore nel suo cuore. Fate una gentilezza che fa sciogliere il suo cuore nell’amore. Se dovete sentire che nell’amore sia coinvolto qualche debito, allora considerate vostro quel debito.

Iniziate ad apprezzare di più l’amore. Non è che dovete essere apprezzati di più. E’ che siete voi a dover apprezzare di più. Apprezzate ogni piccola cosa nella vita. Apprezzate ogni evento ed ogni persona che vi partecipa.

Se steste assistendo ad una rappresentazione sul palcoscenico (il che è in effetti come stanno le cose), non sareste così sgomentati dai personaggi che fanno sfoggio dei loro difetti. Non ve la prendereste per i loro difetti. Vedreste un attore che recita una parte sul palcoscenico. Sapreste che il suo incedere impettito davanti a voi è stato una serie orchestrata di eventi. Deve essere orchestrata in un modo o nell’altro, oppure non ci sarebbe alcuna commedia rappresentata e nessuna commedia da guardare.

Forse c’è qualcuno sul palco che fa da protagonista per un po’ e qualcun altro che ha una parte come figurante, eppure ogni parte ha un suo pregio. Dovete trarre gioia persino dal cattivo della situazione,che sta ad attorcigliarsi i baffi. Voi sapete che egli sta solo recitando un ruolo. Non recita lo stesso ruolo in ogni situazione. Sulla scena egli è malvagio, e a casa prende in braccio i suoi bambini.

Qualunque sia la parte che ogni attore recita sulla scena, in qualunque modo si presenti e in qualunque modo lo percepiate, lui è più di quello che vedete. Non è solo il personaggio che presenta sul palcoscenico. C’è sempre più di quanto si presenti all’occhio.

Se un personaggio è difficile, è vero che egli deve rivelare se stesso di più, affinché lo vediate. D’altro canto, se egli non si scopre di più, non potete far altro che allargare la vostra visione.

I personaggi più difficili sul palco sono là per la vostra percezione. Anche se non sanno che vi trovate tra il pubblico, essi stanno recitando la parte per voi. Si tratta, dopotutto, di una presentazione in cui sono coinvolti. Essi recitano la propria parte fino in fondo. E così, voi applaudite. Li applaudite per il fatto di essere sulla Terra e di mostrarvi un dramma, in cui siete coinvolti in qualche modo e che siete liberi di comprendere in vari modi.

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Traduzione di Paula Launonen