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HEAVEN #1851 La Riconciliazione

HEAVEN #1851 La Riconciliazione

Dio disse:

Quanto vasto sembra il tratto tra la vita, così come vorreste vederla, e la vita che effettivamente vedete. E questa vastità è la distanza che coprite nella vita ogni giorno, come se andaste a lavorare, facendo i pendolari, avanti e indietro, dai dettagli della vita all’espansione della vita. Voi viaggiate quotidianamente avanti e indietro, percorrendo l’universo, per così dire. Saltate dalla monotonia all’estatico, dall’ordinario allo straordinario, dal catturabile al non catturabile. Fate oscillare il finito e l’Infinito come una borsetta che fate dondolare avanti e indietro mentre camminate.

A volte vi sentite inchiodati a Terra. A volte vi sentite soffocati dai dettagli e da maniglie rotte. Eppure, anche così, il sole splende, i pianeti girano e intravedete il Cielo tra le nuvole. Nei momenti del genere voi sapete, anche se solo per un millisecondo, che ne vale la pena. Per quell’unica fugace visione, ne vale la pena. Non scambiereste quella visione con nulla, no, non con tutto l’oro del mondo.

E’ difficile sapere come interpretare questa dicotomia tra la vita ordinaria e la Vastità. Qualche volta vi chiedete se non state forse vivendo sui due lati della Luna, in quanto passate dalla luce all’oscurità e avanti e indietro, senza sosta. O forse vi domandate se non siete la luna stessa, tagliata in due, anche scheggiata, e poi, di quando in quando, messa di nuovo insieme. O forse sentite di essere la luna nuova che sta crescendo per essere la luna piena in cui sarete tutta luce, ma che, tuttavia, anche quando sarete pieni, scivolerà già senza speranza in un altro ciclo.

La mente non può far fronte a questa divergenza. E’ incomprensibile per la mente come possiate, in un dato momento, essere così calorosi e, il momento dopo, così freddi; come possiate, un momento prima, essere pieni della beatitudine inesprimibile di Dio e, il momento dopo, essere sommersi da tubi spaccati o macchie di grasso sui vostri vestiti. Vi sentite costantemente interrotti nella pace. Anche nella solitudine siete interrotti. I vostri pensieri si intromettono. Voi interrompete voi stessi.

Vorreste raggiungere la cima di una montagna e rimanerci per sempre. Perché dovete essere distratti, chiedete ripetutamente. Vi trovate in vetta, e perché non potete rimanere qui per sempre, una volta per tutte? Eppure, ostinatamente, voi seguite un sentiero di montagna, e poi vi trovate su un altro. State ascendendo, e poi scoprite di stare cadendo nella valle. Ma anche la valle ha dei fiori che raccogliete e mettete al vostro occhiello. La valle, nonostante le sue complessità, ha una gioia tutta sua. E così voi raccogliete fiori e vi tirate su e riprendete ancora una volta la salita.

Voi memorizzate la salita. Raggiungete la vetta più in fretta di prima. Ci rimanete più a lungo. E quando incespicate giù per la montagna, vi portate dietro un ricordo accresciuto della sua dolcezza. Siete uno che ha raccolto una stella alpina. E’ ancora nella vostra mano. E’ chiuso nel vostro cuore per sempre. Per un momento, vi siete trovati sul Monte Olimpo.

Arriverà il giorno in cui non ci sarà alcuna valle. Ci sarà soltanto la vetta della montagna. Sarete saliti al di sopra delle nuvole, per non ritornare più nella valle, senza più una valle a cui ritornare. Arriverà il mattino in cui vi sveglierete a voi stessi, e non vi troverete nemmeno sulla cima di una montagna. Sarete al di sopra delle montagne. Sarete usciti dal tempo e dallo spazio. Sarete entrati là dove non esiste alcun sopra o sotto. Avrete incontrato voi stessi in un regno di cui prima avete avuto soltanto una fugace visione in un lampo di luce, ed ora scoprite che siete voi la luce vista fugacemente e siete voi l’immutabile.

Il lato oscuro della luna non esiste più. Non esiste alcun lato. Tutto è Unità in cui non esistono lati, niente angoli, niente ostruzioni, niente passi falsi. Voi siete il bianco della luna nei cieli del Cielo. Non importa dove tocchino i vostri piedi, perché, cosa ve ne importa quando siete celebrati in un luogo chiamato Cielo? Che cosa ve ne importa di quanto tempo vi ci sia voluto per arrivare qui, quando arrivate per rimanerci? Che cosa ve ne importa, quando avete questo sole brillante che splende sul vostro viso?

HeavenlettersÔ
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Traduzione di Paula Launonen