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HEAVEN #1727 Il Passo successivo all’Ego

HEAVEN #1727 Il Passo successivo all’Ego

Dio disse:

Ogni cosa è un passo. Persino l’ego è un passo. Solo, non passateci troppo tempo.

Il 98% o più del turbamento ha origine nell’ego.

Se non vi foste sentiti tenuti in poco conto, non sareste stati così arrabbiati e forse una situazione non sarebbe sorta. Forse non sareste stati licenziati o non ve ne sareste andati dimettendovi. Forse avreste capito qualcosa. O forse ve ne sareste andati ugualmente, ma non sareste stati agitati e, andandovene, vi sareste fatti degli amici.

Il passo successivo all’ego è la calma. Nella calma voi non reagite in modo eccessivo. Nella calma, vedete più spassionatamente. Non è per il beneficio della calma che siete calmi, bensì per il beneficio della sensibilità.

E se, solo se, nulla vi disturbasse? E se non foste sensibili al turbamento, se non aveste quella connotazione emotiva che vi dice che una cosa non è giusta, che avete subito un affronto, o che siete stati indebitamente disturbati, che non siete importanti e dovete essere resi importanti agli occhi di qualcuno, a qualunque costo. Vi siete dati molto da fare per provare che con voi non c’è da scherzare. Così facendo, vi rendete banali. Vi buttate a calci giù dalle scale.

Il modo per salire è salire. Cercare di provare il vostro valore è futile. Non riuscite a provarlo nemmeno a voi stessi, o non sarebbe così importante per voi. Non cerchereste tanto la giustizia, se non ve ne sentiste privati. E’ un’ingiustizia verso voi stessi cercare sempre giustizia.

Amati, non aiuterete il mondo a trovare l’equilibrio con tentativi rivolti verso l’esterno. Non si evitano malattie con gli ospedali. Non si elimina il crimine con le prigioni. Robin Hood può rubare ai ricchi per aiutare i poveri, ma nessuna quantità di denaro renderà ricco un uomo.

Stiamo parlando di stati di coscienza, ma non potete rivolgervi al mondo per trovare prove della vostra coscienza. Un povero può avere grande coscienza, e il principe no. La superficie della vita non ha provato molto, e forse nulla.

Il Cristo fu crocifisso. Socrate fu avvelenato. Che perdita, se vi descrivete solo secondo la visione che il mondo ha di voi.

Vi state estendendo al di fuori del mondo, e vi estendete anche nei vostri pensieri e nella vostra colpevolezza. Non siete colpevoli di nulla. L’innocenza non deve essere provata, sebbene abbiate cercato di provarla a voi stessi.

L’approvazione del mondo è bello. A tutti piacerebbe che il loro vicino di casa sorridesse invece di essere arcigno, ma la condizione di coloro i quali vi stanno attorno non ha nulla a che fare con voi. Voi avete a che fare con voi. I vostri pensieri e ciò che essi impongono sui vostri sentimenti, hanno a che fare con voi.

Speriamo che nessuno vi pesti i piedi. Ma forse, amati, potete essere più agili. Il fatto che qualcuno sia uno stupido, non è un motivo per esserlo anche voi. Potete essere una signora o un gentiluomo in tutte le circostanze. Questo vi porterà lontano. Questo sarà molto più vicino alla vostra vera natura di tutte queste altre cose che tentate.

E’ un compito duro aggiustare la vita. E’ erculeo. E’ molto più facile aggiustare voi stessi.

Migliorate i vostri pensieri. Migliorate le vostre reazioni. Raddrizzate i vostri occhiali. Se gli occhiali degli altri scivolano, non sta a voi muoverli sul loro naso. Quanto è ovvia questa consapevolezza, e quanto trascurata.

La macchia che vedete nell’occhio di un altro, è vostra. E se non è vostra, allora è vostra da affrontare. Voi potete essere generosi, ma quando qualcuno è avaro e questo vi sconvolge, dovete affrontare il vostro sconvolgimento per la sua avarizia. Voi siete il vostro prossimo passo, amati. Voi siete il Divino, e voi siete l’Umano. Siete l’eroe, e siete il colpevole. Scegliete. Scegliete di salvare le situazioni. Lo farete?

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Traduzione di Paula Launonen