Heavenletter #6439 Sei stato influenzato parecchio dalla lettura di romanzi rosa?

Dio disse:

Amato, fai la ruota. Salta in aria! Raggiungi le stelle. Non esistono due giorni che siano obbligati ad essere uguali. Non tutte le rose devono avere la stessa sfumatura. Non ogni giorno deve ripetersi. Né un giorno deve competere con un altro. Non avere fretta.

E due amori non sono delle riproduzioni di qualunque altro amore.

E perché ti spezza il cuore il fatto che ciascun amore è diverso e uno sembra più o meno meritevole di un altro, oppure giochi sempre la stessa carta e il tuo cuore si spezza e langue ancora una volta a prescindere?

Non sei riuscito a capirlo. Ti aspetti sempre troppo, oppure è che non ti aspetti abbastanza?

A volte ti sembra di non aver amato mai abbastanza o senti che non sei stato mai, neanche lontanamente, amato abbastanza. O ti sei accontentato o semplicemente non ti sei candidato per qualcosa di più. Hai dato troppo o troppo poco, o come puoi interpretarlo?

Perché continui a giocare le stesse carte ripetutamente?

Stavi forse cercando di vincere o di perdere, oppure avevi realmente voce in capitolo?

Ti domandi se gli altri continuino a ripassare gli amori finiti. Che cosa avresti dovuto fare? Che altro avresti potuto fare?

Qualche volta, parlando dell’amore, non ne hai alcuna idea, ma sembra di certo che qualcosa non sia riuscito nella maniera giusta. Oppure è soltanto un’idea che esistano il giusto e lo sbagliato, o semplicemente ciò che è. Come fai a sapere se hai superato una barriera o se sei caduto da essa?

Ci sono dei momenti in cui ti è perfettamente chiaro che ti stai guardando in giro troppo. Tu non sei qualcun altro. Non lo sei mai stato, ma non hai mai registrato del tutto chi o che cosa tu sia.

Senti però di aver mancato alcuni passi. Ovviamente, hai mancato anche alcuni sbagli e scivoloni.

Non puoi realmente tornare indietro nella vita e riprovarci. Non saprai mai che cosa sarebbe potuto essere e cosa sarebbe potuto non essere. Come fai a saperlo e, tutto sommato, che te ne importa? Stai pensando al passato più degli altri, e perché lo fai? Non riuscirai ad aggiustare il passato. Hai mai imparato qualcosa in ogni caso?

Sei stato influenzato troppo dalla lettura di romanzi rosa?

Può darsi che tu sia diventato più triste, ma non più saggio. Come può chiunque sapere pienamente che cos’è più saggio di tutto?

A volte senti di avere imparato così tanto ed a volte sei sicuro di non avere imparato affatto nulla.

E tuttavia, onestamente, sceglieresti un’altra vita? Non puoi disfare la vita che hai vissuto, comunque ci provi. E non hai ancora finito.

Non ti è mai stato facile deciderti.

Qualche volta pensi che se sei stato sciocco una volta, lo sarai sempre. Certamente, sei sciocco a piangere per il passato, per ciò che è chiuso e sepolto – o apparentemente no. Non sei nemmeno sicuro di cosa andasse bene e cosa no, e come mai potrebbe qualcuno saperlo?

Come hai potuto avere la faccia tosta, in questa vita, di dare dei consigli a qualcun altro? Non hai poi imparato così tanto se non a rammaricarti. Un bel pasticcio è questo.

Vedi che sei come Lady Macbeth. “Via, dannata macchia!” Soltanto tu sai realmente di che cosa hai tanto da rammaricarti, a parte il fatto che troppi sogni non si sono avverati, e perché passi tanto tempo a pensare perché tu non sia più come gli altri, e perché rifletti così tanto sul passato? Se il passato non ti è piaciuto poi tanto, allora perché continuare a dilungarti su esso? Perché non sali su un autobus diverso ora?

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