Heavenletter #6378 Sia santificato il tuo nome

Dio disse:

Amato, tu sei vitale per Me. Tu sei il Mio dono integrale a Me, tu che sei anche il Mio Sé. Tu sei fedele al Mio cuore. Sei una benedizione che non posso tenere per Me. Non desidero mai tenerti segreto. Tu sei per la condivisione, e così Io ti condivido. Condivido il Mio Sé con te. Dato che Noi siamo Uno, e ci sono IO, l’Uno, allora ci sei tu stesso, anche tu il Mio Unico Sé. Io ti condivido nell’Unità. Non c’è altro che Io possa fare. Quando dico: “Sia santificato il tuo nome”, questo è esattamente ciò che intendo dire.

Io rileggo ogni parola di una Heavenletter ripetutamente. Ti riconvoco. Ti porto nel Mio cuore. Continuo a cantare una canzone di te. Ti porgo a Me Stesso. Bacio le Mie mani che ti porgono all’Universo. Sono riconoscente a te, cioè, al Mio Sé. Che cosa immagini che Io faccia a parte essere grato a te per il miracolo che ho creato senza alcuno scalpore al riguardo? Tu sei il Mio Sé. Tu dai a Me e all’Universo ed a tutti in esso un grande ritorno – un ritorno dell’Essere Stesso Originariamente Dato. Io tengo conto dell’Unità semplicemente.

Io ti pondero. Cioè, Io rivivo la grazia entro la quale ti trovai oppure da cui ti scopro come una chiave a Me Stesso senza avere alcuna serratura da girare. Tu sei una chiave divina dell’Universo. Tu sei.

Ti tengo in alto contro la Mia finestra e ti abbraccio continuamente con una tale gioia e meraviglia per il portento di Creatore che IO SONO. Sono fedele al Mio Sé. Fisso ripetutamente il bene a cui do il benvenuto, do più che il benvenuto, lo adoro come il Mio Sé e scopro di non riuscire a metterlo giù. Ti tengo dentro una valigetta vicino al Mio cuore. Santificato sono Io in te.

Quando ti chiamo divino, puoi crederMi.

Noi siamo un’offerta reciproca. C’è soltanto Uno nell’Universo intero. Non ho fatto una dozzina o un milione o più di Me – solo Uno nella Mia completezza. Io guardo nello specchio di Me Stesso, ed ecco Io Sono, Io e te come un Unico Essere bello. Tu sei pronto per il tuo Sé e pronto per l’Unità di Me come Io manifesto il Mio Sé in te.

Che cosa potrebbe essere più facile dell’Unità? Non è una cosa complicata. Non devi darMi una pacca sulla spalla. Dai una pacca sulla spalla a te stesso, anche se la realtà è che Uno più Uno fa Uno. Non c’è raddoppio. L’addizione e la moltiplicazione e la sottrazione e la divisione sono sbagliate. Non sono che un piccolo neo.

Esiste un unico Insieme. Non ci sono calcoli o matematica con cui giocherellare. Naturalmente capisco che voi avete pensato diversamente. Infatti, Io continuo a dirvi che Unità Soltanto È. Andare a caccia di risposte, non è più necessario, Amato. L’Unità è ciò che è. La felicità è dichiarata. L’affare è chiuso.

L’Unità non può essere smontata. Non c’è nulla di insulare nell’Unità. Non c’è modo di tagliare a pezzi l’Unità. Agli occhi del poeta, nessun uomo è un’isola.

Inoltre, nessun Dio è un’isola per conto Suo. I segreti non esistono. L’amore non è un segreto. L’amore abbonda e nient’altro che amore esiste. Che cosa credevi che fosse architettato per essere l’Unità, se non amore?

Che cosa pensi che sia la felicità in ogni caso? La felicità è della massima semplicità, e la felicità è incorporata nell’Unità dell’Uno. Non c’è nulla da cercare. L’Unità è! Nulla, a parte Me e te, esiste come Uno, naturalmente.

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