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Heavenletter #6367 Rappresenta Dio adesso!

Heavenletter #6367 Rappresenta Dio adesso!

Dio disse:

Amato, vieni ora, siediti vicino a Me. Per favore, metti da parte le conclusioni spiacevoli su cui ti impunti. Lascia perdere l’idea che stai affrontando dei tempi duri. Sembra che tu abbia la tendenza a dichiarare che i tempi duri sono qui di nuovo. Pensa! Reinventa te stesso. Canta una nuova canzone.

Cambia opinione sulla sofferenza. Mai più, nemmeno una volta ancora, devi sfruttare la vecchia idea di mortificare te stesso. Mai più. Nemmeno una volta ancora devi sminuirti. Ogni volta che lo fai, è come se avessi noleggiato un dirigibile per farlo volare nel cielo con una scritta che dice: “I tempi duri sono qui per rimanere”.

Può darsi anche che tu abbia una qualche canzone del genere a tutto volume in alto nel cielo perché tutti la guardino e l’ascoltino.

Mentre cammini per la strada, tu stesso puoi canticchiare una canzone cupa.

Continua cantare invece: “I giorni felici sono qui di nuovo!” – e intendilo. Sostieni quello che vuoi e per quello ti chiedo di cantare con gioia.

Fai una solenne promessa a Me. Dì: “Dio Santissimo, d’ora in poi Ti darò motivo per spronare l’Universo a evidenziare tutte le benedizioni che sono mie. Tu vuoi che io sottolinei i miei punti forti. È chiaro che vuoi che guardi a Te in alto e annunci me stesso in una buona maniera.

Vuoi che cambi il mio punto di vista da banale a ciò che Tu vedi come vero, mentre io tendo a vedere che Tu vai troppo oltre nell’elogiarmi senza sostanza, qualcosa che io vedo piuttosto simile ad un pagherò”.

Amato, non un pagherò. No, davvero. Piuttosto Io la vedo come una garanzia firmata, sigillata e consegnata da Me, Dio.

Nonostante le tue insicurezze, puoi credere a Me. Io dico la verità. Non ti prendo in giro. Credi nel tuo Sé. Parla bene di te stesso. Sorridi alle battute giuste.

Accetta la proposta di parlare bene di te stesso. Questa non è un’idea radicale, se consideri che tu sei Mio figlio e della Mia Unità.

Prima di tutto, ti chiedo di andare avanti e avere più fiducia in te stesso. D’ora in poi, quando ti guardi allo specchio – e quando non lo fai –, sorridi a te stesso e ricordati che ti chiedo di andare incontro al giorno con un sorriso, non solo superficiale, ma con un sorriso ampio sfavillante che non può che attirare a te della bontà e misericordia per tutti i giorni della tua vita.

Amato, dì: “Salve, ciao!” a questo giorno che sta per svelarsi davanti ai tuoi occhi.

Amato, tu sei già in scena. Se ti capita di essere un annunciatore che introduce qualcun altro, che cosa potresti dire? So che non ti presenteresti per annunciarlo nel modo in cui pare tu abbia continuato a fare, come per esempio:

“Salve, gente. Ecco c’è questo tizio mediocre da presentarvi. Domando scusa, se mi permettete, non ho potuto trovare nessuno di meglio di questo qui oggi. È stato un periodo di sfortuna ultimamente. Per favore, perdonatemi per avervi delusi”.

Ma che razza di conduttore sei?

Io ti chiedo di parlare bene di tutti, te stesso compreso. Pensi davvero che tu non esista o che sia invisibile o che non sia un granché? Cambia musica adesso.

Annuncia te stesso. Parla forte così che tutti possano vederti e sentirti. Parla in maniera vivace. Parla a voce alta. Sii sentito. Emana suono e luce. Parla come Io parlerei per conto tuo. Ora ti suggerisco che devi parlare per conto Mio. È forse chiedere troppo?

Affatto. Io dico: “Sarebbe ora”.

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