Heavenletter #6106 La Grande Inquisizione!

Dio disse:

Come faccio Io, Dio, stabilito come sono in Cielo, ad aiutare voi, Figli Miei, a rimuovere uno qualsiasi e tutti gli ostacoli all’Amore? E in che modo mai vi aiuto ad oltrepassare l’atto di giudicare, perché, ovviamente, vi ho spiegato chiaramente che non dovete giudicare.

Potreste dire: “Aspetta, Dio, Tu mi trovi carente. Questo non è un giudizio puro e semplice?”

Capisco come vi sentite.

Vi state domandando: “Perché mai Dio cercherebbe di farmi vedere in maniera diversa a meno che non trovi da ridire sul mio conto?”

Così come la vedete voi, da un lato della Mia bocca, dico: “Voi siete perfetti”.

Così come la vedete voi, da un altro lato della Mia bocca, dico: “Ehi, miglioratevi. Svegliatevi”.

Non avete tutti i torti.

Tuttavia, Mi domando, Cari Amici, a parole, come posso volere che partecipiate ad una felicità più grande se non vedo la vostra inquietudine nel modo in cui voi la vedete, ehm, da un punto di vista limitato?

Certamente, la vostra sensazione è: “Se Tu, Dio, mi vedi come perfetto – e Tu continui ad affermare che lo sono – allora di che cosa stai parlando, Dio, eh?”

Io vedo le vostre inquietudini e i vostri dilemmi e l’infelicità vera e propria e, sì, voglio che ne siate privi. Vi vedo con energia e gioia fare delle scelte che giovano a voi e alle persone intorno a voi e anche a quelle lontane da voi. Amati, allo stesso tempo, perdonateMi, vedo anche attraverso voi e tutti i vostri imbrogli.

E, sì, Io vedo più in là di quanto vediate voi.

Vi vedo senza colpa, senza rappresaglie e senza paura. Di certo, vi ho detto ripetutamente, in un modo o nell’altro: “Sii l’Amore che sei. Sappi che ti meriti più di quanto forse accetti attualmente. Sii la gioia della tua Vita. Accetta il dono che sei”.

Siete voi ad accusare voi stessi.

Se dipendesse da Me, cancellerei tutto quello che vi trattiene.

Lasciate che lo dica in un altro modo: Io ho rimosso tutto quello che vi trattiene. Voi non avete visto. Può darsi che siate come l’elefante che è stato liberato dalla catena e continua ugualmente a camminare in cerchio entro gli stessi limiti.

Potreste domandarvi: “Com’è possibile che Dio possa dire con la faccia seria che Io sono meraviglioso ma nel contempo carente?”

Voi, cari Esseri umani agitati, siete più attaccati di Me alla perfezione. Come posso Io essere attaccato alla perfezione, quando la perfezione è l’unica cosa che vedo? Io vedo perfezione e vi vedo inconsapevoli di Chi Siete e, troppo spesso, diciamo, indispettiti.

Ora, potreste annuire e dire che vi ricordo i vostri genitori, che vorrebbero farvi credere che tutto quello che vogliono in questo mondo è la vostra felicità. Insistono che tutto quello che fanno, lo fanno per voi. È per il vostro bene. Tutto quello che desiderano è la vostra felicità, e può darsi che voi non crediate a una parola.

Qualche volta considerate Me su questa linea?

Finché ci sono delle parole, ci sono delle scelte. Una parola è scelta al posto di un’altra. Tutte le scelte sono giudizi? Il linguaggio può essere, forse, tutta una questione di un giudizio apparente, di un tipo o un altro?

Se scegliete un gelato al cioccolato invece di un gelato al mango, avete espresso un giudizio? Il vostro giudizio può essere semplicemente e innocentemente: “In questo momento mi piacerebbe un cono di gelato al cioccolato”.

Scegliendo il cioccolato, non state condannando nessun altro gusto.

Quando vi suggerisco di continuare a salire dei gradini, non vi sto condannando. Personalmente, – se il termine ‘personalmente’ possa realmente applicarsi a Me –, Io vi amo e, sì, voglio davvero che vi svegliate ad una Realtà Superiore.

Pronunciando la parola ‘Superiore’, anche il termine ‘inferiore’ è implicato. Questo è linguaggio, e questa è Vita nel Mondo, Amati.

Un giorno, e non è tanto lontano, Noi – Io e voi – la pluralità di voi che siete in Verità Uno con Me – così Noi, il cosiddetto Noi – Noi comunicheremo senza parole. Sprofonderemo nell’Amore e saliremo nell’Amore, e non ci sarà nulla da dire, giacché tutto È Essere, lo giuro su Dio.

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