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Heavenletter #6042 Come sei tu, così va il mondo

Heavenletter #6042 Come sei tu, così va il mondo

Dio disse:

Per coloro dei Miei Figli che portano un grande peso di colpa e coscienza e non sembrano in grado di allontanarsene, ascoltateMi:

Avere un grande senso di colpa equivale a piagnucolare. Sembra sicuramente che la colpa vi sia stata scaricata addosso. Certo, l’avete appresa da qualche parte. Sembra di sicuro che un pesante senso di colpa sia il risultato naturale di un misfatto.

Qualsiasi cosa possiate aver fatto per attirare la colpa, nell’ignoranza o con l’intenzione premeditata, non è naturale battervi il petto. Non va bene. Non è la Mia Volontà. Francamente, il senso di colpa aggrava il vostro errore. Qualsiasi cosa succeda, qualunque cosa vi faccia sentire oppressi dalla colpa, non avvantaggia nessuno.

Potremmo dire che è bello vedere che vi dispiace, ma dispiacete una volta e poi dispensatevi da una punizione ulteriore. Altrimenti continuerete a girare in cerchio e non arriverete dove volete andare.

A molti livelli, è una buona idea essere liberi dai debiti. Non accumulate delle bollette. Non accumulate il debito di una colpa. Non cumulate. Cancellate il vostro debito. Non continuate a farne la somma e ad aggiungerlo nel vostro zaino della colpa.

Non sto sottovalutando gli errori. Vi sto dicendo che non state servendo nessuno opprimendovi. Non vi destino ad una vita di colpa. Non ci vedo alcun vantaggio – né per voi né per chiunque. Se potete fare ammenda, fatelo, e poi chiudete con la questione della colpa. È una necessità assoluta che lasciate andare le fitte di senso di colpa. Il senso di colpa esagerato vi opprime e opprime il mondo.

Si può dire: “Mentre continuate con il senso di colpa, mentre vi imponete un grande peso, il mondo intero sostiene con voi l’impatto del peso che portate”.

Nessuno è solo nella vita. Anche se vivete su un’isola deserta, la vostra pena è condivisa.

Cogliete l’idea che siete destinati a condividere gioia, non dolore. Siate un peso leggero sulla Terra. A meno che non vogliate passare ad altri la pesantezza della colpa, buttate il vostro senso di colpa giù da un precipizio immaginario. Chiudete con esso. Perdonatevi. Concedete la grazia a voi stessi e al mondo.

Siate in tutta coscienza adesso. Liberatevi. Vi dispiace. Anche se i freni della vostra macchina si guastano – diciamo che si tratti persino di una macchina a noleggio –, e qualcuno è ferito, non portate un sacco di colpa sulle vostre spalle. Vi dispiace. Pentitevi una volta e lasciate stare.

Vi sto forse chiedendo troppo? Sto dicendo: Non tenete dei prigionieri. Eliminate la colpa dalla faccia della Terra. Questa è una buona azione. Allora lasciate che un atto, di cui vi pentite, sia una spinta verso questa buona azione del perdonare persino voi stessi.

Non può esserci alcun dubbio nella vostra mente sul fatto che vi chiedo di perdonare un altro. Vi chiedo anche di perdonare voi stessi.

Quando indurite il vostro cuore contro voi stessi, che cosa state facendo se non giudicando? Vi dico di non giudicare. Non continuate a giudicare voi stessi. Non fate una colpa. Fate Pace al suo posto.

Non aggrappatevi a nulla. Sgomberate i vostri armadi.

Non condannate nessuno ad una colpa che dura tutta la vita. Io non vi direi mai di essere senza cuore con gli altri, affatto. Sostengo, tuttavia, fortemente il punto che non dovete essere senza cuore nemmeno con voi stessi. Voi fate parte del Mio Regno. Andate avanti con la Vita. Non portate più un bagaglio pesante. Il vostro portare un bagaglio pesante non serve a nessuno, nemmeno a uno. Non giustificate la colpa, assolutamente non giustificatela, come se il senso di colpa fosse una virtù.

Sempre di nuovo vi sto dicendo categoricamente, una volta per tutte, di smetterla di punire voi stessi. Basta. Non potete disfare un atto. Disfate il senso di colpa persistente.

Assolutamente, non rimanete bloccati nelle spine della colpa. Il senso di colpa non è buono. Toglietevi il vostro cilicio. Prendete un po’ di Sole.

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