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Heavenletter #6040 Responsabilità e colpa hanno due significati differenti

Heavenletter #6040 Responsabilità e colpa hanno due significati differenti

Dio disse:

Beh, certo, ci sono dei momenti in cui vi sentite tormentati dalla Vita ad ogni svolta. Il mondo sta troppo con voi, come dice il poeta [William Wordsworth]. Qualunque sia il motivo che date al vostro dolore e alla vostra sofferenza, voi siete un contributore. Posso dire amorevolmente che siete un complice, Miei cari. Con questo intendo che se siete impantanati, siete voi quello che è impantanato.

Allora tocca a voi tirarvi su. C’è qualcosa su cui dovete cambiare opinione. Cambiate il vostro modo di pensare, e sarete cambiati. Cambiate i vostri pensieri, e la vostra Vita sarà cambiata.

Spesso, Amati, vi incatenate. Vi legate da soli. Vi mettete le manette.

Per favore, distinguete fra le due parole: Responsabile e colpevole.

Dire che siete responsabili, vi dà l’opportunità di agire. Potete vedere in un modo per voi nuovo. Potete cambiare qualcosa. Potete provarci. Non dovete semplicemente stare seduti lì, una vittima impotente, sfortunata.

Dire che siete colpevoli, implica un vicolo cieco di colpa. La colpa vi fa sprofondare di più. Ahimè, dite a voi stessi, avete fatto qualcosa di sbagliato. E allora? Ora, andate oltre.

Vorreste avere agito diversamente, ed ora vi sentite impotenti. Non potete disfare ciò che non potete disfare. È irresponsabile dare alla colpa la vostra lealtà, perché l’autoaccusa vi blocca. Non è meraviglioso da parte vostra sguazzare nella colpa. Vi dispiace. Vi pentite davvero. Okay, vi siete puniti abbastanza. Che utilità c’è nel confinarvi a questo?

Se rompete una gamba della sedia, rimanete seduti per terra lamentandovi del vostro destino? Diamine, no! Vi procurate un po’ di colla per legno, o qualcosa di simile, e riparate la gamba della sedia.

Diciamo che state lavorando ai ferri e lasciate cadere una maglia, non è una cosa grave. Ritornate indietro e correggete la maglia. Non state semplicemente seduti lì a rimuginarlo. Non siete un povero sfortunato ogni tanto solo perché avete lasciato cadere una maglia.

Quando si tratta di una difficoltà nelle relazioni o di una situazione pesante nella Vita, non potete stare semplicemente seduti lì. Vi dispiace. Quando la Vita è tale che non potete ritrattare un atto, potete ritrattare la colpa. La colpa è un pretesto per non agire. È una scusa mediocre. Andate oltre la colpa.

Quando cadete dalla bicicletta, vi tirate su e risalite in sella. Niente di grave.

Diciamo che state guidando la vostra macchina. La strada è ghiacciata. Nonostante la vostra prudenza, scivolate sulla strada ghiacciata e colpite un’altra macchina. L’altro guidatore e i passeggeri sono feriti. Vi dispiace tantissimo di aver contribuito al dolore di altre persone. Lasciar andare il senso di colpa, è un’azione responsabile. Attaccandovi alla colpa, causate danno a voi stessi. Dovete venire fuori dalla colpa. È responsabile da parte vostra nuotare attraverso la colpa e andare avanti nella Vita senza di essa. Non potete continuare a incolparvi. Non potete continuare a battervi il petto. Dovete smettere di piangere a un certo punto. Rilasciate la colpa. Datevi tregua.

Persino in una situazione in cui avete scelto deliberatamente di fare del male, non avete avuto più buonsenso. Siete stati ignoranti. Ora avete più buonsenso. Ora non fareste la stessa scelta. Siate felici di questo, e adesso datevi un’opportunità. Fate l’ammenda che potete, e chiudete con la colpa. Avete la Vita da vivere. Attualmente, avete una Vita da vivere. Andate avanti con essa. Vivetela.

Vi dico francamente che il senso di colpa è uno spreco di Vita. Potete convivere con esso per tutta la Vita, senza dimenticarlo mai, eppure dovete ugualmente andare avanti nella Vita. Non siete senza responsabilità, ma dovete lasciarvi alle spalle il sentimento di colpa. Il senso di colpa non deve essere la vostra luce guida.

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