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Heavenletter #5938 Una parola chiave

Heavenletter #5938 Una parola chiave

Dio disse:

Non esiste alcuna legge che dica che tu debba essere sconvolto da ciò che accade nella Vita. Confesserai che quello che sconvolge la tua esperienza potrebbe essere estremo? Non importa come tu possa sentirti sinceramente riguardo all’interpretazione erronea e l’offesa da parte di un altro, confessa che tu non sei il corpo dei pompieri che deve spegnere il fuoco. Perché il tuo allarme deve scattare?

Okay, qualche volta la Vita è sconvolgente. Ora concentra la tua attenzione di modo da lasciare che il turbamento si calmi. In una disposizione più calma, più stabile, come affronteresti la situazione adesso?

Onestamente, hai avuto una reazione impulsiva. In qualche modo, una situazione o qualcosa che qualcuno ha detto, ti ha fatto scattare. Ti ha fatto arrabbiare. Qualcosa dal passato, senza alcun dubbio. Forse qualcosa dal passato, di cui non hai alcun ricordo conscio.

Se non ti sentissi agitato, come potresti reagire?

Ecco cosa puoi fare la prossima volta che ti senti disturbato da quello che potrebbe benissimo essere un errore innocente e, in realtà, affatto così pesante come hai pensato. La risposta che ho per te è una parola, un’unica parola. Questa potrebbe essere una rivelazione per te. Ti risparmierà del dolore.

Non si tratta dell’unica parola Amore. Nel tuo turbamento, non senti Amore in questo momento. E Amare non è qualcosa che devi cercare di fare. Cercare non funziona, nevvero? Amore non arriva con la forza.

L’unica parola non è Pazienza. Ci manca solo che in mezzo alla tua esplosione interiore ti si dica di essere paziente – potresti uscire dai gangheri, se qualcuno ti dicesse di essere paziente, come se fosse così facile fare appello alla pazienza.

La tua reazione istintiva può benissimo essere stata quella di combattere. Non esattamente una guerra, ma hai tirato su i pugni, pronto a lottare. Forse, il tuo cuore stava dicendo a colui che ti ha offeso: “Come osi?”.

Qualcosa di questo ti suona familiare? In passato sei partito in quarta. È possibile che tu stia partendo in quarta di nuovo?

L’unica parola non sarebbe: “Bevi”, sebbene bere dell’acqua sia sempre una buona idea.

L’unica parola non sarebbe: “Nasconditi”.

L’unica parola non sarebbe: “Nega”.

L’unica parola non sarebbe: “Spiega”.

L’unica parola non sarebbe: “Sfogati”.

L’unica parola potrebbe essere: “Aspetta”.

L’unica parola potrebbe essere: “Pausa”.

L’unica parola potrebbe essere quattro parole: “Non così in fretta”.

Aspetta un giorno prima di rispondere. Nel momento in cui l’offensore sta davanti a te, non devi sfogarti. Puoi semplicemente dire, soprattutto a te stesso: “Vorrei pensarci su”.

È una scommessa quasi sicura che entro il giorno successivo non ti sentirai così enfatico come prima. Hai avuto la possibilità di affrontare i tuoi sentimenti. La tua attenzione è stata richiamata su qualcosa che esiste dentro di te. Il tuo temperamento focoso è tuo. Qualcosa dentro di te è stato fatto scattare. E sei tu che arriverai ad una temperatura più regolare.

Anche se qualcuno avesse commesso un reato così grave che un tribunale lo condannerebbe all’ergastolo o a morte per quello che ha fatto a te o ad un tuo caro, tutto questo è stato dentro il colpevole. Questo non toglie nulla a ciò che è accaduto – sto cercando di dire che così come i tuoi sentimenti sono dentro di te e non attribuibili a nessun altro, nello stesso modo gli atti di uno che ti offende, non hanno in realtà nulla a che fare con te. Senti la cosa a livello personale; ne soffri, ma non è tua. È capitato solo che tu fossi lì presente.

Nella Vita c’è molto di più di quanto appaia a te. Per la stessa ragione, c’è anche molto di meno.

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