Heavenletter #5840 Ricordi

Dio disse:

Quando ci pensi, la memoria è una cosa strana. Quando ti ricordi qualcosa, come sei arrivato a ricordarlo? E quando non ti ricordi qualcosa, com’è che non te ne ricordi? Cos’è che seleziona i ricordi?

Quando ti ricordi qualcosa a cui non pensi da tantissimo tempo o persino non hai mai pensato prima, sembra piuttosto come se la tua memoria avesse spontaneamente toccato il tasto di quel particolare ricordo. Prima, si è presentato l’accordo. Prima l’accordo ha suonato, poi un ricordo ritorna danzando da te. Tu non afferri i ricordi, per così dire. Non hai un piano, eppure un ricordo ti cade in grembo, per così dire. Il ricordo ti afferra e tu dici: “Ah, sì. Ecco qui. Adesso mi ricordo”.

Può trattarsi di un ricordo benvenuto o potrebbe essere un ricordo che non ti vuoi ricordare. Perché dovresti volerlo? E se un ricordo dovesse arrivare dirompente da qualunque sia il posto da cui i ricordi provengono, perché questo ricordo in questo particolare momento e non un altro?

È come se i ricordi arrivassero con accordi lunghi e con accordi brevi. Un ricordo breve salta fuori dalla tua memoria e poi altri possono ammucchiarsi da questo ricordo, uno dopo l’altro. Potrebbe essere un apogeo di ricordi.

Quando ti capita che un ricordo salti fuori all’improvviso, come per esempio quando ti rendi conto di esserti dimenticato di pagare l’affitto, è probabilmente così che si presenta un ricordo con un accordo breve. La dimenticanza ti viene in mente, e tu rimani senza fiato. Un ricordo del genere ti arriva improvvisamente come un fulmine a ciel sereno.

Ci sono dei ricordi che cerchi di riportare alla memoria. Ti sforzi tanto di ricordare, però rimani semplicemente a bocca asciutta.

Ci sono dei ricordi che ti sei completamente dimenticato. Semplicemente non hai alcuna reminiscenza. Qualcun altro può ricordarsi di un ricordo che potrebbe essere chiamato tuo, eppure tu non te lo ricordi affatto. Tutto quello che puoi fare è fallire. Potrebbe trattarsi di un bel ricordo che saresti contentissimo di avere o di un ricordo che preferiresti non avere. In ogni caso, non riesci assolutamente a evocare questo ricordo ribelle. È perso per te.

Credi a chi ti racconta il tuo ricordo. In qualche modo è solo che questa non è una reminiscenza nel tuo repertorio che tu possa raccogliere e riportare indietro. Semplicemente non ti ricordi quel periodo della tua vita, affatto. Eppure qualcun altro se ne ricorda.

A che servono i ricordi realmente? I ricordi completamente dimenticati sono come un motore che si ferma e si rifiuta di ripartire? In ogni caso, a che ti serve aggiungere un altro ricordo al tuo mucchio e portarlo in giro nel tuo zaino con tutto il resto?

Certamente esistono dei ricordi a cui sarà meglio che ti assicuri di aggrapparti. Il tuo nome, la data, chi è il Presidente degli Stati Uniti, il tuo codice fiscale e tutte quelle cose lì.

Ovviamente devi ricordarti dove ti trovi e la via per ritornare a casa.

Ma che cosa ci fanno qui tutti gli altri ricordi casuali che tu insegui, e a cosa servono?

Nessuno può ricordare tutto. Ovviamente no.

Tuttavia, i ricordi casuali che saltano fuori nella tua testa, perché questo ricordo casuale in questo momento e non un altro? A quale scopo servono i ricordi che entrano ed escono dalla tua mente per conto loro – perché arrivano e perché se ne vanno, e in che modo servono te o chiunque?

Ci sono dei ricordi che continuano a suonare la loro musica. Non sai come spegnere questi ricordi. È come se suonassi e risuonassi gli accordi di alcuni dei ricordi. Sembrano significare troppo per te. Spesso i ricordi che hai ti rendono triste. Può darsi che tu desideri avere solo dei ricordi felici.

Il fatto è che quando si tratta di ricordi di molto tempo fa, tutti di essi possono renderti triste adesso. Non è facile per un ricordo felicissimo di allietarti adesso. Ora diventa agrodolce.

Tu rifletti sul senso dei ricordi.

Ti domandi come e perché i ricordi si consegnino a te. Ti domandi cosa ne sarà dei tuoi ricordi quando lascerai la Terra. Dove vanno i tuoi pensieri in ogni caso. Esiste un posto per i pensieri perduti?

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