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Heavenletter #5794 Su che cosa si basa la felicità?

Heavenletter #5794 Su che cosa si basa la felicità?

Dio disse:

Ascolta, nonostante i tuoi dubbi e i tuoi lutti, va tutto bene. Nonostante tutte le tue delusioni nella vita, va tutto bene.

Sappi che sei fortunato nella vita. Molti sarebbero felici nei tuoi panni, molto felici. Tu sai questo. Così Io ti chiedo, perché mai sceglieresti di essere scontento della tua vita quando potresti benissimo guardare la tua vita sotto una bella luce?

Domandati che cosa ti renderebbe felice. Hai una risposta a questo? Per quanto bella sia la tua vita, c’è qualcosa che vuoi e non hai. Questo sembra essere un fatto della vita nel mondo.

Tutte le persone sulla Terra hanno degli oggetti del desiderio che ancora non hanno tra le mani. Tutti quanti. E molti sulla Terra desiderano diversamente gli uni dagli altri. Molti vedono i propri desideri come delle necessità effettive. Qualcuno ha bisogno di perdere peso, e qualcuno ha bisogno di guadagnare peso. È persino possibile che si scambierebbero tra di loro se solo sapessero come.

Se potessi disfare una condizione attuale che ti causa infelicità, questo garantirebbe la tua felicità? Devo domandare quali desideri non soddisfatti tireresti fuori allora per esserne scontento?

Può darsi che tu non sia in grado di cambiare una situazione, come quando la tua macchina si rompe. Tuttavia, la tua macchina affronta questo senza problemi. Okay, si è rotta. La tua macchina non protesta energicamente. Non si scoraggia perché si è rotta. Tuttavia, tu potresti scoraggiarti. Potresti essere esasperato.

Eppure qualcuno, che non possiede una macchina, può essere felice comunque. Non sta saltando di gioia perché non ha una macchina, ma non permette a questo di interrompere la sua felicità. Può essere grato per i mezzi di trasporto pubblico.

E se vive in campagna, dove non ci sono mezzi di trasporto pubblici, è felice delle proprie gambe buone, per l’aria fresca e l’esercizio.

C’è decisamente qualcosa di buono nell’avere una macchina. C’è decisamente qualcosa di buono nel non avere una macchina.

Ovunque ti trovi, nella tua situazione c’è qualcosa di meritevole. Se non riesci a vederci il bene in questo momento, pensa che il bene c’è e incomincia a cercare questo bene al posto del lato negativo.

La percezione sta negli occhi di chi guarda. Godersi la vita sta negli occhi di chi guarda.

C’è parecchio da imparare da tutte le situazioni. Certamente, potresti non voler imparare da certe situazioni. Non vuoi nemmeno avvicinarti a certe situazioni, eppure le situazioni non sono il tuo problema. La tua attenzione posta sull’infelicità è il tuo problema. PermettiMi di ripeterlo: Il tuo concentrarti sull’infelicità è il tuo problema.

Considera la possibilità che ti sia stato risparmiato qualche altra cosa. Hai sentito delle storie di qualcuno che ha perso un volo, che poi si è schiantato. Questo è stato molto scomodo, eppure ora egli vive per raccontarlo.

Senti, non devi davvero seguire la strada della tragedia. Devi uscire dalla modalità tragica. Smettila di focalizzarti su ciò che è successo e su tutti i perché e i percome e i perché no.

Se qualcuno dovesse consegnarti una granata accesa, la tua domanda non sarebbe perché o come ha potuto, vero?

Se ti trovi in una giungla e una tigre feroce appare davanti a te, non continui a domandarti come una cosa del genere sia potuta succedere a te, pensando che non hai mai fatto male a nessuno, provando così le buone ragioni per dimostrare l’iniquità di questa situazione difficile in cui ti trovi.

E nello scenario in cui sei lo sposo al tuo matrimonio e la tua sposa non si presenta, non devi continuare a rimuginare quanto insopportabile sia tutto questo – tutti i perché e i percome sia possibile che questo accada a te. Tutte le ragioni o nessuna ragione semplicemente non c’entrano.

Nel caso della granata, la tua domanda è: “Dove lancerò questa granata in fretta per causare il minor danno possibile?".

Nel caso della feroce tigre bianca davanti a te, la tua domanda è: “Dove posso scappare per sfuggire alla tigre? O distrarla?".

Nel caso della tua sposa che salta il vostro matrimonio, la tua domanda non è: “Come ha potuto farmi questo?” oppure: “Come ho potuto sbagliarmi in questo modo?”. La tua prima domanda deve essere: “La mia sposa sta bene?”. Poi: “Mi ha davvero piantato in asso?”. E se ti ha davvero piantato in asso, allora domandati: “Come farò ad uscirne in buona grazia con amore e senza amarezza?”.

Nel caso della morte di una persona cara, si tratta sempre di uno shock in ogni caso. A nessuno è risparmiato quella che chiamate morte e, nella maggioranza dei casi, a tutte le persone amorevoli che rimangono, non è risparmiato il lutto.

Puoi essere felice del fatto che i tuoi cari abbiano avuto te da amare prima e dopo il loro trapasso? E che tu li abbia conosciuti e amati?

I diamanti e la vita hanno molte sfaccettature. Hai l’opportunità di scegliere laddove ancora non hai scelto.

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