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Heavenletter #503 Qual è la tua posizione

Heavenletter #503 Qual è la tua posizione

Dio dice:

Che cosa significa dare il tuo cuore a Me?

La resa non significa che fai scivolare il tuo cuore sotto il tavolo. Non è qualcosa che fai furtivamente. Non è nemmeno qualcosa che fai con la fanfara. Dare a Me il tuo cuore, è la tua consapevolezza di dove esso già è, permettendogli di esserci. Non portare il tuo cuore via dal Mio. Non pensare che il tuo cuore appartenga a te e soltanto a te.

Dare via, rinunciare, cedere, rassegnarsi, non sono una resa. Tu non rinunci a nulla quando ti arrendi a Me. La resa è il riconoscimento della Verità. Tu non sei il Creatore della Verità. Sei il ricevitore della Verità. Sei il recettore della verità, e la Mia verità è amore. Dare il tuo cuore a Me significa permettere a te stesso di essere amato.

Non c’è alcun braccio di ferro in atto qui. Tu non perdi alcuna cosa offrendo il tuo cuore a Me. Dare a Me il tuo cuore, non è una concessione che fai, affatto. Fai una concessione quando accetti un tesoro che ti viene offerto? Ti comprometti forse quando accetti delle benedizioni?

Quando qualcuno ti chiama e ti volti, ti sei stravolto?

Io chiamo il tuo nome e tu Mi senti – quella è resa. A che cosa hai aderito, in quel caso, se non all’amore?

Con la resa, tu abbatti le tue difese. Le difese sono delle barriere. Sono dei pretesti. Sono resistenza. La resistenza è una barriera ottusa. La resistenza è scomoda. L’accettazione è grazia.

Pensa alla parola “accettazione” piuttosto che alla parola “resa”. E tuttavia “accettazione” non è proprio il termine giusto nemmeno esso. Accettazione sembra nascere da una decisione della mente, dire di sì anziché no, ma un’accettazione del genere ha qualche riserva residua.

Come fai ad accondiscendere ad accettare qualcosa che è già tuo?

Come fai a mangiare una focaccia e poi, durante o dopo, quando l’hai già masticata e ingoiata, dire: “Penso che mangerò quella focaccia?” L’atto è già stato compiuto.

Così pensi che accetterai il Mio amore? Che c’è da non accettare? Vorresti polemizzare?

È l’arroganza che discute con Me. E l’arroganza nasce dall’ignoranza. L’arroganza e l’ignoranza sono qualcosa a cui puoi rinunciare. Da quella rinuncia, tu guadagni. Da quella rinuncia, incominci.

Sei più potente di Me? Sai più di Me? Prendi delle decisioni migliori? Dubiti di Me? Cerchi di correggerMi? Mi interpreti o Mi accetti? Oppure competi con Me?

Ognuno Mi trova per conto suo. Nessuno Mi dà a te. Io non sono una spiegazione. Io non sono un discorso. Colombo scoprì l’America, ma poi tutti dovevano venire a vederla di persona. Tutte le descrizioni del mondo non sono altro che descrizioni. Tu vuoi la Mia presenza, non un racconto di Me.

Ma Io non sono una tua scoperta. Io sono la scoperta di tutti. Io non appartengo a nessuno. Appartengo a tutti. Tu puoi scoprirMi, ma non sono una tua scoperta. Tu non diventi importante perché ti risvegli alla Mia presenza eterna. È allora che diventi umile. È allora che tu splendi nella Mia luce così intensamente che sei immerso nella Mia luce. Dov’è la tua fiamma individuale ora?

L’orgoglio riguarda il mondo. L’ego è un trucco del mondo. L’ego è una maschera che hai indossato. L’ego ti dà una pacca sulla spalla e non ti permette del tutto di inginocchiarti davanti a Me. L’ego fa scricchiolare il tuo cuore. Distogliti dall’ego. Tu non metti alcun uomo al di sopra di Me, né metti te stesso al di sopra di Me.

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