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Heavenletter #489 Sei qui per lasciar andare

Heavenletter #489 Sei qui per lasciar andare

Dio dice:

La tua vita intera è un processo mirato a lasciar andare, non ad afferrare. Spesso hai pensato il contrario.

Sei immerso nella vita per abbandonare il tuo attaccamento ad essa. Tu non sai quante altre cose ci sono che devi lasciar andare. Hai degli strati di controllo ancora pronti a dissolversi. Ancora non ne conosci la profondità o l’estensione. E hai paura persino di pensare di lasciar andare.

Hai lasciato andare parecchie cose, e tuttavia ci sono molti altri blocchi da abbandonare. Non hai finito ancora. Non sta a te decidere in realtà a quante cose dovresti ancora aggrapparti. Quello che stai lasciando andare è proprio quel senso di controllo.

Ti preoccupi che non riuscirai a riavere il controllo. Ti preoccupi che in qualche modo tutto vada storto se lo lasci andare. Pensi di dover essere addentro in ogni faccenda.

Sai che cosa è il lasciar andare? È fiducia. Abbi fiducia.

Aggrapparsi non fa avanzare la vita. La trattiene. Tu limiti la vita quando ti aggrappi ad essa.

Ti domandi che cosa succederà all’universo se tu lasci andare? Ti chiedi chi si prenderà cura di esso.

Ma aggrapparsi non equivale a prendersi cura.

Quando lasci andare, non stai gettando ai venti l’universo. Lo restituisci a se stesso. Lo benedici. Lo aiuti ad imbarcarsi su una nave di buona volontà. Lo spedisci verso la sua destinazione. Una nave ancorata non può navigare. Tu non dovresti tenere ferma la nave della vita.

Ricordati che sei uno che condivide, non uno che tiene. Non sei colui che dà inizio e non sei colui che pone fine. Sei un partecipante ma non un proprietario. Non stai facendo un ‘one-man show’, un monologo. Non esiste alcun ‘one-man show’.

Ma che ne è della responsabilità, ti domandi. Considera che la tua responsabilità possa essere quella di lasciar andare.

Dopotutto lascerai la gestione del mondo ai bambini che ci stanno giocando adesso.

Qualunque sia il tuo campo, abbandona il controllo adesso.

Se sei una madre, lascia andare il controllo. Ciò significa semplicemente liberare i tuoi figli per il loro bene. Non sei la loro padrona. Sei la loro madre. Sei colei che li nutre.

Se sei lo scrittore di un libro, sai che un libro ha una certa vita propria, e tu devi permetterla.

Quando dai una ricetta, la dai. Non controlli il cuoco. Lasci andare la tua ricetta. Se non lasciassi andare, ti scopriresti ansioso.

La vita è come quando fai Godwriting. Prendi in mano la penna. Ti siedi per scrivere, ma non decidi in anticipo l’ordine delle parole. Ascolti la scelta e la sequenza. Non controlli. La tua responsabilità è quella di ascoltare.

Quando ti aggrappi alla vita o alla tua prospettiva di essa, stai negando la sua magnificenza. E questo soltanto perché hai paura di fidarti. Oggi sii un apprendista di fiducia.

Quando hai fiducia, hai la libertà. Quando hai la libertà, allora puoi darne. Dai libertà a te stesso così che sarai un donatore di libertà.

La vita è un’esplorazione. Non è un prodotto finito. È fluido. È luce.

La candela è accesa, e tu condividi la luce della tua candela. Altri portano le proprie candele per accenderle con la tua. E poi ci sarà più luce. Tu non stabilisci un limite a quante candele possono essere accese dalla tua. La luce non è tua in ogni caso. Non puoi accaparrare la luce. Lascia che gli altri facciano splendere la loro luce. Lascia che splendano.

Non sei uno che limita. Sei uno che libera.

Lascia che la vita viva il proprio corso. Dalle il benvenuto. Dalle il tuo sostegno.

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