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Heavenletter #300 Spiega le vele

Heavenletter #300 Spiega le vele

Dio dice:

Che cosa significa la parola “tentare”? Tu tenti qualcosa perché ciò che tenti, ti ha attirato. Ti ha tentato, per così dire. Pensa al tentativo più come un qualcosa che ti attira e meno come una fatica o uno sforzo.

Tentare è come provare un cappello. Tu provi i cappelli finché non ne trovi uno che sembra quello giusto. Forse devi andare in un altro negozio, ma sai che quello che stai cercando è un cappello, e così continui a provarli.

C’è un evento prossimo per cui ti serve un cappello. C’è uno scopo nella tua ricerca del cappello. Se dimentichi il tuo scopo, la ricerca è meno eccitante per te, meno memorabile, più casuale o pigro.

Considera l’acquisto di un cappello una metafora per la tua vita.

Quando la tua vita sembra opaca, hai dimenticato il tuo scopo nella vita. Quando rinunci a qualcosa, hai convinto te stesso a pensare che il motivo fosse per te, come se lo scopo fosse tuo e soltanto tuo. C’è qualcosa che vuoi scoprire ed esso deve servire ad uno scopo più grande del tuo semplice volerlo.

Ogni giorno della tua vita è un tentativo a questo.

Quando dico di ricordare il tuo scopo superiore al di là della tua piccola individualità, non sto parlando di sacrificio. Non ti sacrifichi. Non ti isoli da qualcosa. Piuttosto, stai scoprendo te stesso. Stai scoprendo che cos’è che ti chiama, e ciò che ti chiama è ciò che tu sei.

Un artista deve dipingere. Un musicista deve suonare. Un sognatore deve sognare. E un Essere Umano sulla Terra deve essere.

Dal tuo essere nasce la tua vita sulla Terra.

Ogni giorno è una nuova composizione. È una nuova tela. Puoi abbandonare la vecchia. Puoi lasciar andare l’ieri.

Qualunque cosa tu abbia pensato di non essere ieri, puoi esserlo oggi. Qualunque cosa tu voglia essere, puoi esserlo. Solo non desiderare una cosa troppo piccola, e non desiderarla solo perché la vuoi.

Il tuo desiderio si inserisce da qualche parte. Appartiene da qualche parte, non solo nelle tue mani. Quando il tuo desiderio realizzato arriva tra le tue mani, c’è qualche altro posto in cui esso vuole che tu lo metta. Considera i tuoi desideri delle stelle che chiami a te, e quando arrivano, li fissi sul firmamento. Ti arrivano di modo che tu li metta nel loro legittimo posto. Questo non è sacrificio. Fissare i tuoi desideri nel firmamento, è il tuo desiderio vero, e così lo realizzi.

Nulla è soltanto per te. Non c’è nulla che sperimenti, che sia soltanto per te. Di una cosa puoi essere certo, lo sperimenti per Me. Volente o nolente, tu fai esperienza per Me.

La consapevolezza di questo ti rende possibile diventare distaccato riguardo ai tuoi desideri. Una visione più ampia ti permette di essere distaccato. Una visione più ampia ti fa andare avanti. Tu tenti di nuovo. Ma non hai bisogno di avere il risultato per mettertelo in tasca. Il risultato arriva per essere condiviso con l’universo.

Edison non avrebbe potuto scoprire la lampadina per conto suo. Non l’ha nemmeno scoperto. Si è imbattuto in essa. Ci ha provato abbastanza e poi il segreto dell’elettricità è apparso.

Colombo non avrebbe potuto scoprire una nuova terra per conto suo. Non avrebbe potuto tenerlo per sé, e perché avrebbe dovuto? Le scoperte vogliono essere condivise. E anche lui non ha scoperto nulla. Si è imbattuto in qualcosa. Ma prima ha dovuto salpare con la sua nave.

Così ti consiglio oggi di salpare per una nuova terra, e la scoprirai esattamente dove ti trovi. Essa non può che essere dove tu sei. Ancora un tentativo, e forse un altro, e farai una scoperta per uno scopo che va oltre te stesso.

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