HEAVENLETTER 22 aprile, 1999

Stretti al cuore di Dio

Gloria a Dio:

Caro Dio, a volte i Tuoi messaggi si fanno strada con impeto. Mi sveglio con un impulso forte e pieno. Altre volte devo sedermi e attendere un po’ con la penna in mano prima che i Tuoi pensieri entrino in me. A volte un Tuo pensiero mi arriva debolmente, e non so dove mi porterà o se andrà da qualche parte; l’annoto comunque coraggiosamente e poi esso acquista spinta nella scrittura e poi Tu sei qui in piena potenza, e la mia intenzione non c’entra nulla!
Ora, che cosa vorresti dire, caro Padre? Io starò zitta ed ascolterò.

Dio disse:

Tu lavori per Me. Che bella cosa, servire Me. E servirMi in quella che è la tua maniera.

E questo vale per tutti quanti. Qualcuno Mi serve cucinando. Qualcuno con la musica. Qualcuno con i fiori. Qualcuno con la propria famiglia. Qualcuno con tutti quanti.

E’ una cosa liberatoria lavorare per Me. Non è fatica. Lavorare per Me è la cosa più facile del mondo. E’ scoprire finalmente quello che avete sempre voluto fare.

E’ bene per i Miei figli offrire i loro servizi a Me e chiederMi che cosa vorrei che facessero. O chiederMi di aiutarli a trovare il loro scopo. Se è il Mio scopo, è il loro scopo.

Io dico a tutti:

Tenete aperti gli occhi. Ascoltate i pensieri fugaci. Catturatene uno.

Ridete ogni giorno.

Guardate in alto, verso il cielo.

Toccate la terra. Combinatela col Cielo.

Siate un connettore.

Siate un ricevitore.

Siate un ricettacolo del Mio amore.

Siate un mestolo.

Siate un cucchiaio per mescolare.

Siate un cucchiaio d’assaggio.

Siate un cucchiaio per il Mio amore.

ConsiderateMi una pioggia primaverile.

Potete coprirvi la testa. Potete piegare la testa. O potete guardare in alto permettendo che la pioggia vi bagni il viso.

Potete distogliere lo sguardo da Me, o potete guardare in alto, verso Me, e lasciare che Io vi raggiunga.

ConsiderateMi il sole. Potete indossare occhiali da sole e un cappello da sole, ma non potete tenerMi lontano.

Io trovo dei modi per raggiungervi, a volte tortuosi. A volte sottobanco. A volte senza prescrizione del medico. A volte vengo sgambettato. A volte arrivo come un missile nel vostro cuore.

Qualche volta aprite un cassetto, e Mi trovate là.

Qualche volta aprite un cancello.

Qualche volta scavalcate uno steccato o ci passate sotto, ed Io sono lì ad aspettarvi.

Quello di cui potete stare certi è che Io vi troverò. Potreste pensare che siate voi a trovare Me, ma sono Io che trovo voi.

Vi ho trovati.

Vi ho trovati molto tempo fa, e vi ho tenuti stretti al Mio cuore. Vi siete dimenati e vi siete strappati via, pensando che là fuori, lontano da Me, ci fosse la libertà.

Vi lascio esplorare. Che altro posso fare? Dovete pensare che siete voi, da soli, a trovarMi.

Voi non uscite mai dalla Mia vista. Non siete mai al di fuori della Mia consapevolezza o del Mio udito. Siete facilmente raggiungibili per Me. Io sono altrettanto vicino a voi quanto il vostro respiro, che è Mio.

Penso che sia ora che tutti quelli che leggono le Heavenletters escano allo scoperto e si arrampichino su da Me.

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Traduzione di Paula Launonen