HEAVEN #1939 Dio deve forse essere sempre d’accordo con voi?

Dio disse:

Amati, pensate forse che dovrei essere d’accordo con voi su tutto? In ogni caso, dove sta scritto che Io, Dio, dovrei essere d’accordo con voi? Io non chiedo che voi siate sempre d’accordo con Me, né che siate d’accordo affatto! Non sono offeso quando non lo siete. Perché mai dovreste accorrere in vostra difesa quando non trovate soddisfacente la Mia risposta? Cercate forse di convincerMi che voi avete ragione e Io no?

Naturalmente, dal vostro punto di vista, avete ragione. Potete descrivere le inquadrature solo così come le vedete. Voi vedete secondo la vostra coscienza, amati. Ed Io vedo secondo la Mia. Vorreste davvero che Io vedessi dalla vostra prospettiva? Io vedo la vostra prospettiva, ma non posso far finta di adottarla come Mia.

Questo non significa che Io tenga in poco conto i vostri sentimenti. Non significa che tenga in poco conto voi. Significa che metto la Verità di quello che vedo prima del sentimento. La Mia clemenza non si estende fino alla finzione.

A volte la vita sembra dura. Quello che volevate non è accaduto. E’ accaduto quello che non volevate. Le Mie parole vengono date a voi come benedizioni, e così anche la vita, sia che ne vediate l’amore e la saggezza, sia che non li vediate.

Vi rendete conto di vedere forse solo qualche centimetro dell’intera lunghezza del nastro. Non lo vedete tutto. Difatti, il nastro della vita è senza fine. Non riuscite a vederne l’inizio, né dove porti. Non riuscite a vederne nemmeno il presunto mezzo, dove ora vi trovate. Che non esista alcun inizio, mezzo o fine, è un’altra storia. Il fatto è che voi non vedete il quadro intero. Vedete quello che vedete. Non vedete quello che non vedete.

Eppure, qualche volta, il vostro cuore può aprirsi di più, e anche i vostri occhi, e potete vedere al di là di quello che vedevate un momento prima. Fino al grandioso momento in cui potrete vedere più ampiamente, vi rimane la fiducia, la fiducia che siete amati e la fiducia che sta accadendo qualcosa di buono, anche quando il bene è fuori dalla vostra vista e il non tanto buono sta proprio davanti a voi. Ma ciò che è ovvio, non sempre è vero. I racconti dei testimoni oculari sono spesso inattendibili.

Potreste aver pensato che dovevate aggrapparvi saldamente alla vita. Io vi dico che dovete mollare la presa. Non dovete avere alcun controllo. Voi contribuite alla vita, ma non ne siete i controllori. Non nominatevi guardiani della vita, perché allora v’immischiate, e poi resistete, e poi rendete dura la vita e confuso il vostro cuore.

Il motivo per mollare la presa nella vita è che non potete trattenerla comunque. Vi aggrappate al nulla. Forse ai ricordi, che non fanno altro che trattenervi. Vi trattengono dal vivere la vita oggi.

La vita non deve essere un santuario per il passato. Meglio vivere in una tenda con i lembi aperti che in un castello impenetrabile. Quando nessuno può avvicinarsi al vostro castello, può darsi che anche voi non siate in grado di abbandonarlo.

Non dovete essere fedeli al passato. E’ passato. Lasciatelo andare. L’amore non lega. Voi non possedete l’amore. L’amore non è un possedimento. Nell’amore si tratta di lasciar andare, non di aggrapparsi, allo stesso modo in cui si tratta di lasciar andare nella vita.

Non potete tenere in mano un fiume che scorre. La vita è un fiume che scorre. Potete raccogliere un po’ d’acqua nella vostra mano e berla. E poi ne prendete ancora. Lasciata inattiva per troppo tempo nella vostra mano, l’acqua evaporerà e allora nella mano non avrete nulla.

Nella vostra ascesa nella vita non avete bisogno delle ringhiere del passato a cui aggrapparvi.

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Traduzione di Paula Launonen