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HEAVEN #1930 Una cosa buona da ricordare

HEAVEN #1930 Una cosa buona da ricordare

Dio disse:

Una volta, una volta ogni tanto, vi lasciate andare e riscoprite la follia dell’eccesso. Perché l’avete fatto, vi domandate, e giurate di non farlo mai più. Eppure ci siete passati più di una volta e poi di nuovo, come se il giuramento una volta fatto, dovreste violarlo. Allora non fate dei giuramenti, amati.

Voi siete un Essere corporeo vulnerabile. Non è necessario che caschiate di nuovo nello stesso tranello. Ma se vi succede, tiratevi semplicemente su e superate voi stessi. Prima di tutto, è lecito scivolare. Non fatevene una colpa. Non fatevi una colpa di nulla. Siate sostenitori di voi stessi. Difendete voi stessi. Dove sta detto che sia meritevole giudicare voi stessi, come se non foste un amico di voi stessi? Tiratevi su e continuate a camminare.

La vita include ciò che chiamate errore. E’ una follia essere un arbitro della vostra vita. Siate invece un giocatore. Siate felici di aver colpito la palla. Sia che si tratti di un colpo vincente o no, siate felici di aver colpito la palla. Siate felici di essere vivi per farlo. Siate felici di poter lanciare o afferrare o battere la palla. Siate felici persino di essere uno che può fare degli errori. Nessun bisogno di chiamarvi fuori. Nessun bisogno di accusare voi stessi. Io non vi accuso.

Quando non accusate voi stessi, non vi giustificate nemmeno. Una cosa è dire: Scusatemi!, e un’altra è trovare delle giustificazioni per voi stessi. Quando andate a sbattere contro un muro, ci sbattete e poi andate in un’altra direzione. Non siate voi stessi il muro contro il quale sbattete. Non siete destinati a schivare la vita, né a giustificarla. Perdonatevi in anticipo. Siate generosi con voi stessi, e siate generosi con un altro.

Gli errori si fanno. Grande o piccolo, un errore è un errore. Che si tratti di una piccola macchia d’inchiostro o dell’intera bottiglia, tirate su la bottiglia, pulite l’inchiostro e chiudete la faccenda. E’ latte versato. Anche se l’aveste fatto apposta, voi non sapevate quello che stavate facendo, amati. Se aveste saputo, l’avreste fatto? Se aveste saputo quello che ora sapete, l’avreste fatto? Sa aveste saputo, avreste avuto tanta rabbia contro un altro, o contro voi stessi, quanta ne avevate?

Non è forse una cosa buona imparare nella vita? Se sapeste tutto, come potreste imparare? Se ieri eravate di meno, oggi siete di più. Congratulazioni. Se avete visto gli errori che avete fatto, alzate il cappello a voi stessi in segno di perdono e andate avanti senza recriminazioni. Non condannatevi a vita, senza condizionale.

Qualunque cosa sia, non l’avete fatta franca. L’avete notato. Una volta notata, passate oltre. Riconoscete il passo falso e cambiate direzione. Non tenetevi lì con il rimorso. Dovete liberarvi del passato. Qualunque cosa dica o faccia il mondo al riguardo, voi dovete superare il passato. Dovete vedere il passato come passato e non rimanere legati ad esso. Il passato non è del catrame in cui dovete stare bloccati. Per liberarvi del passato, lasciate andare il senso di colpa. Siete colpevoli di aver imparato qualcosa, ed ora vi liberate e andate avanti. Qualunque sia stato il vostro passato, non vi rimanete. Beneditevi invece. Perdonatevi invece. Datevi il benvenuto su un terreno nuovo. Salite più in alto ora. Con ogni momento che passa, vi state avvicinando a Me, amati. E non è forse una cosa buona da ricordare?

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Traduzione di Paula Launonen