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HEAVEN #1817 La fine della rabbia

HEAVEN #1817 La fine della rabbia

Dio disse:

Che cos’è che permette al vostro cuore di essere offeso? Il vostro cuore non è stato creato per essere offeso, eppure ci si è abituato. Come si fa a rimuovere l’offesa dal cuore? Come si fa a rifiutarla in primo luogo? Che cosa c’è nella vita che stringe il vostro cuore, lo consuma, lo tocca sul vivo? Da dove proviene tale sensibilità?

Proviene da voi. La vostra mente ordina al dolore di rivelarsi. Vi ordina di rovesciare ogni evento e persona nella vita, per scoprire quale asperità esista in essi, e poi di prenderla come un affronto personale. E’ come se chiunque nel vostro campo d’azione, che abbia compiuto un atto sciocco o detto una cosa sciocca, debba averlo indirizzato a voi. Amati, si tratta dei loro pensieri pronunciati ad alta voce. Si tratta del mormorio delle loro stesse labbra. Non ha nulla a che fare con voi.

Anche se qualcuno dovesse colpirvi e maledire il vostro nome, si tratta di lui, non di voi. Si è sbagliato. Quanto più grossolano è il suo errore, tanto meno dovete prenderlo personalmente. E’ forse il contrario di quello che avete pensato?

Se qualcuno è arrabbiato con voi, egli sta elaborando qualcosa nella sua testa. Può urlare contro di voi, ma è con se stesso che è arrabbiato. La sua rabbia gli appartiene. Per quanto ci provi, non può liberarsene gettandovela addosso. Non è ridicolo che qualcuno accusi voi per la sua stessa rabbia interiore, infernale? Non siete d’accordo?

Allora lo stesso vale anche per voi. Anche quando la rabbia di un altro incontra la rabbia in voi, egli non ne è responsabile. Voi lo siete. In ogni caso, non siete qui sulla Terra per scambiare rabbia con rabbia.

Sta a voi scambiare amore, e questo è tutto.

Porgere l’altra guancia non significa offrirsi per essere colpiti ancora. Significa allontanarsi dalla rabbia. Significa presentare un aspetto diverso di voi stessi. Forse pensate di esserne incapaci. Quand’è che ci avete provato?

Che cos’è che pensate di dover difendere? Il vostro onore? Se in gioco è il vostro onore, allora rappresentatevi con onore. Un pugno per un pugno non è onore. Non so come lo chiamate, ma non è onore. Potrei chiamarlo ego, quell’impostore pomposo, affettato, che vi istiga e vi causa disonore.

Qualcuno può coprirvi di tutte le ingiurie che riesce ad inventare, e voi non dovete rispondere ad alcuna di esse.

Se continuate a fumare di rabbia per qualcosa, sono le braci dell’ego che state accendendo.

La rabbia e la lotta sono un tale spreco della vita. Non è ad esse che la vita è destinata. E quando osservate la rabbia alla fresca luce del giorno, ne vedrete anche voi la follia e l’errore. La rabbia è un gioco che fate, che non potete vincere. Anche se vincete un incontro, siete senza vittoria. Qual è il tesoro nella vostra rabbia che supera in rabbia la rabbia di qualchedun altro? Oppure qual è il tesoro nel vostro muscolo che è più grande del muscolo di un altro, o nella vostra voce che è più forte, o nelle vostre argomentazioni che sono migliori? Che cosa c’è che potete possibilmente vincere se non sconfitta?

Prendete a pugni la vostra rabbia, se dovete, ma non qualcun altro per la sua di rabbia.

Esistono livelli di rabbia. Qualche rabbia freme. Qualche rabbia fermenta ferocemente. Tutta la rabbia lavora contro di voi. Fa bollire il vostro sangue e vi toglie energia. Stringe i vostri vasi sanguigni. Chiude le vostre arterie. La rabbia vi punisce per il fatto di averla.

Se non potete al momento bandire la rabbia, potete almeno metterla al suo posto. Non c’è posto per essa nel vostro cuore.

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Traduzione di Paula Launonen