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HEAVEN #1575 Essere Illimitato

HEAVEN #1575 Essere Illimitato

Dio disse:

Amati, i cuori devono essere consolati. In verità, esiste un unico cuore, ma per motivi di utilità, diremo ‘cuori’ e che devono consolare ed essere consolati. Questa è la vera natura del cuore Umano. La sua natura è stabilire che tutto va bene. I cuori sono uno scambio d’amore reciproco, uno scambio di Dio, uno scambio di Dio Che è immutabile. L’incontro dei cuori dice: “Io sono qui. Tu sei qui. Noi siamo qui. Dio è qui.” Che altro c’è da dire?

Essere è essere. Non è azione. L’azione è la modalità del mondo, e l’essere è la modalità del Cielo. L’intransitività dell’essere rappresenta l’eternità, la chiarezza e l’immobilità dell’essere. Quando l’essere si muove, si tratta ancora di essere, ma di essere in movimento. L’essere continua nel movimento. Più dell’essere essenziale che lo sostiene, i Miei figli tendono a notare il movimento.

Non pensate che questo significhi che dobbiate stare seduti fermi per tutto il tempo. Il movimento riflette il vostro essere. Il vostro essere è in movimento. Il vostro essere è stabilito. L’azione è transitoria. Per la sua stessa definizione, il movimento inizia e finisce, mentre l’essere è continuo e senza fine. Voi siete un essere che fa altre cose. Prima di tutto siete essere, e in secondo luogo fate. L’essere è primario. Il mondo delle cose è enorme. Tutta l’abbondanza insormontabile delle cose, che ci sono in questo mondo, sulla strada, nella vostra casa, nella vostra stanza, non è tuttavia la vostra base. L’essere è la vostra base.

L’essere non ha bisogno di nulla. E’ onnicomprensivo. E’ sufficiente. Il fisico consiste di giocattoli sparpagliati in giro, alcuni più belli, alcuni più durevoli di altri. Nella scala del mondo, alcuni hanno valore e altri sono delle sciocchezze. Andando a fondo della questione, sono tutti dei giocattoli e sono tutti delle sciocchezze in confronto al potere del vostro essere. Eppure i giocattoli fatti dall’uomo sostengono la vostra vita fisica, mentre esistete sulla Terra. Sotto altri aspetti, non sono nulla.

La vita è un’impresa a pieno raggio. Non ci sono limiti ad essa, poiché, naturalmente, l’essere non ha limiti. Se avesse dei limiti, l’essere non sarebbe essere. Sarebbe qualche altra cosa. Per un arco di ciò che viene chiamato tempo sulla Terra, è come se il vostro essere fosse un tubetto di dentifricio che viene strizzato. Di sicuro è contratto. Pensateci, l’intero Essere dell’universo intero canalizzato in una circonferenza di piccole proporzioni, fatta dall’uomo! E, tuttavia, l’Essere nella pienezza esiste ugualmente e, nella sua piena statura, rivela davvero l’Essere di tutta la creazione. Sicuramente, dovete uscire dalle proporzioni misere che il mondo vi assegna.

Voi siete Essere Supremo. Di certo, nessuna cosa vi tiene per sempre nella sua presa. Forzate i limiti apparentemente impostivi.

Voi siete un essere illimitato che è stato legato. I vostri pensieri vi hanno legati. Avete accettato dei limiti e negato la vostra verità. Ora Io vi sto dicendo la verità. Vi sto dicendo che non esiste nulla che possa confinarvi, eccetto la vostra accettazione di essa. Naturalmente, quando ora dico ‘voi’, non vi sto limitando al vostro corpo fisico. Il vostro corpo fisico può essere limitato, mentre l’Essere che voi siete non conosce corda, acciaio o altra cosa simile che lo contenga. Nessuna. Il solo pensiero è assurdo. Il vostro Essere è più potente di qualsiasi cosa. Riconoscete questo a voi stessi. Rispettatelo. Flettete i vostri muscoli dell’Essere e, per quanto apparentemente contratti possiate pensare di essere, alzatevi alla vostra piena statura e alla vostra piena luce, e siate stupiti.

HeavenlettersT
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Traduzione di Paula Launonen

Beh! Poiché mi sembra che

Beh! Poiché mi sembra che nessuno abbia mai l'ardire di replicare, lo faccio (ancora) io (Dio, almeno, non potrà avere nulla in contrario, dato che Lui sa che siamo la stessa cosa). Non siete obbligati a leggerlo, a prestare attenzione e tantomeno a prendervi il disturbo di rispondere: è una questione fra Dio e me, ossia fra Dio e dio.

Io non so nulla di tutto questo: non ho accettato un bel nulla, nessun limite e tantomeno ho negato la mia verità (quale verità quando, prima dei due o tre anni di età, non so nemmeno di esistere?!), o l'Essere che sono: chi sarebbe tanto scemo o sprovveduto o cieco o masochista o incapace da farlo di propria scelta?! Forse l'Essere, che è Dio, è tutte queste cose; certamente è tutte queste cose, dato che è tutto. O forse l'Essere soffre di allucinazioni e crede di vedere Se Stesso in noi, allo specchio. Altrimenti perché parlare a qualcun altro (non si può CHE parlare a qualcun ALTRO) vedendolo/sapendolo Se Stesso?!
Come che sia, follia universale o no, noi siamo coloro a cui Dio parla, ergo, siamo in due: Lui e noi. E, banalmente, proprio il fatto che Dio ci parli, conferma la nostra identità e realtà separata da Lui. Sapere qualcosa, significa automaticamente esserne separati. Sapere che 'io sono Dio', implica automaticamente che io non lo sono poiché, se lo indico/riconosco, siamo ancora in due: soggetto e oggetto. Finché Dio è per me un oggetto, dato che Lui mi parla, io sono il soggetto a cui Lui appare, e Lui il Soggetto che mi vede e che mi parla. "Noi siamo Uno" è una contraddizione in termini poiché la confutazione sta proprio nella sua premessa: il pronome 'noi'.

Io non so come Dio abbia potuto creare da Se Stesso un'infinito 'Altro' apparente, per mezzo del quale conoscerSi (o almeno tentare di farlo). Ma dato che è così, il fatto è che noi siamo divenuti e restiamo irrimediabilmente l'Altro, altrimenti a chi sta rivolgendosi Dio?! La dissociazione è una pericolosa malattia, e siamo noi a farne le spese, NOI: coloro che sputano sangue, coloro che urlano agonizzanti per un cancro, coloro che bruciano vivi nelle Twin Towers, coloro che vengono violentati in tenera età, coloro che vengono torturati, coloro che vengono decapitati lentamente, coloro che vengono smembrati nelle loro case da una bomba, coloro che muoiono di fame e di sete... Noi: la gloria, il gioco, l'ìllusione, il corpo di Dio, il Dio delle parole. Anche noi siamo il Dio delle parole: non facciamo altro, proprio a Sua immagine e somiglianza.

Questa è una Heavenletter, o c'è Qualcuno che mette in dubbio che Io sono Dio?! ;-)

Ma no! Scherzo! Sono Danilo! Che ci possiamo fa'?!